Milano / Malpensa
L'arte come terapia
La mattina di venerdì 13 febbraio tre particolari nuove mostre sono state inaugurate all'Ospedale di Legnano.
La mostra 'Maschere dell'anima' racchiude le opere artistiche realizzate dagli utenti delle strutture psichiatriche riabilitative del Dipartimento di Salute Mentale di Legnano. Tali opere rientrano a pieno titolo nella corrente artistica-culturale denominata Art brut, un'arte spontanea e anticonvenzionale, e sono il frutto di un intenso lavoro terapeutico e riabilitativo condotto nelle Comunità Protette e nei Centri Diurni di Parabiago e Legnano. A Parabiago è stato recentemente attivato un laboratorio di pittura sotto la guida esperta di un maestro d'opera, l'artista Franco Duranti, un laboratorio di recitazione con il maestro Loris Pagani e un laboratorio di fotografia, sotto la supervisione clinica dello psichiatra Davide Maravita e dell'educatrice Ivana De Montis. In questi laboratori, il lavoro riabilitativo si coniuga con il desiderio di far emergere capacità espressive e artistiche a lungo silenti, in parte per l'esperienza di malattia, in parte per l'isolamento socio-relazionale che essa comporta. Attraverso la realizzazione dell'opera, l'individuo attinge alla propria creatività per condividerla con gli altri, e avviare un dialogo dove liberamente vengono narrate emozioni, fantasie e visioni del mondo, da cui lo spettatore esce arricchito. La possibilità di esporre tali opere al di fuori delle istituzioni psichiatriche rappresenta un'importante occasione non solo di contrastare lo stigma sociale associato ai disturbi psichici, ma anche di offrire alle persone che ne soffrono un nuovo ruolo in seno alla società, che sia del tutto svincolato dalla propria patologia e che sia promotore di canoni di bellezza universalmente accettati. Si è scelto come tema della mostra il ritratto perché nel volto l'anima trova una delle sue porte di accesso al mondo esterno e parla di sé: a volte con maschere grottesche e inespressive, a volte con maschere piene di fascino e bellezza.
Anche i '3RE' sono in corsia. Un duo artistico, quello di Raffaele Trezza e Cinzia Regidore, nato nel 2008, che manipola diversi materiali ed oggetti di recupero, avendo negli stessi la fonte d'ispirazione. Lavorano a quattro mani, e la ‘loro’ ricerca vive in modo tangibile e scopertamente autonoma tra impasti, collanti, inserimenti anomali come ferro, legno, carta, fili elettrici. Le composizioni polimateriche si articolano tra spessori, sgocciolature, solchi, graffi, in cui affiorano spesso riflessi, memorie, interferenze ed interiori emozioni che rendono l'opera di forte impatto contemporaneo.
Una pittura a pasta alta, materica, sorretta da una versatile manualità che con la segretezza delle loro tecniche, compresa la scelta delle tele assolutamente personale, rendono la loro arte molto individualizzata, donandole luce e riflessi che colpiscono positivamente l'osservatore. I '3RE' hanno partecipato a mostre tenutesi in Italia e all'estero. Recentemente hanno esposto alla galleria Etienne de Causans a Parigi. In programmazione per il 2015, in occasione di Expo, dal 14 maggio al 5 giugno saranno presenti a Milano nella sala esposizioni del Sole 24 Ore, gireranno in collettiva da maggio a ottobre nei 'Tigros' della Lombardia (prima mostra di questo genere) e a settembre a Varese. Nel 2016 saranno presenti sul territorio elvetico.
Poi vi sono anche i quadri frutto dell'attività del laboratorio parabiaghese di pittura 'Un mondo di colori senza limiti', nato dodici anni fa, che ha sede in via don Balzarini, negli spazi della Rsa comunale 'L’Albergo del Nonno'. Il laboratorio vanta una trentina di iscritti, giovani e adulti diversamente abili. A fondarlo, nel 2003, Anno Europeo dei Disabili, era stata la Giunta guidata da Olindo Garavaglia che, con l’allora assessore ai Servizi Sociali, Franco Borghi, aveva espresso la volontà che l’attenzione rivolta ai disabili non si esaurisse con lo scadere dell’anno loro dedicato. E’ nata così l’idea di un progetto duraturo, che ha trovato subito la propria forza in Adriana Nebuloni, attuale assessore ai Servizi Sociali, che ha portato a Parabiago l’esperienza ultradecennale maturata, in qualità di volontaria, sempre a contatto con i ragazzi diversamente abili.
L’idea si è presto tradotta in realtà, con lo spazio individuato in un salone della casa di riposo comunale e con un impegno economico adeguato al mantenimento di questo nuovo servizio. 'Un mondo di colori senza limiti' è molto più di un semplice laboratorio di pittura: “E’ un’occasione settimanale per uscire, incontrarci, socializzare, ridere, parlare dei nostri problemi e divertirci insieme”, spiegano i componenti del folto gruppo, che vivono la loro amicizia anche al di fuori del laboratorio, con feste, merende, gite culturali e ricreative. Attorno al laboratorio ruota una nutrita squadra di volontari che, con il loro entusiasmo, costituiscono la vera forza di questa realtà parabiaghese. Il giovedì pomeriggio, nelle ore in cui i ragazzi sono alle prese con tele e colori, i volontari sono sempre al loro fianco, offrono loro la merenda e li stimolano a dialogare e a divertirsi, tanto che l’appuntamento del giovedì è divenuto, per ciascuno di loro, quello più atteso di tutta la settimana.
Presentare le loro opere negli spazi dell’Ospedale di Legnano è per tutti motivo di orgoglio: in vista di questa occasione loro concessa, i ragazzi hanno lavorato con impegno, per cercare di dare il meglio di sé.
La speranza è che i paesaggi, i fiori, le nature morte sempre realizzate con colori sgargianti sappiano trasmettere ai degenti e ai visitatori dell’Ospedale quella positività e quella gioia di vivere che contraddistingue anche gli autori, nonostante i problemi che la vita pone sul cammino di ciascuno, ogni giorno.
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