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giovedì 26 dicembre 2024 | ore 12:30

Materna: 'stop' al contributo diretto?

La proposta del comune è organizzata con le fasce Isee. "Contributo non più diretto alla scuola, ma per le famiglie dei bimbi. Stiamo valutando, comunque, altre soluzioni" - dice il sindaco. I genitori preoccupati: "L'Ente Morale è un punto di riferimento".
Castano Primo - La scuola Materna di via Giolitti

La notizia ha cominciato a circolare l’altro giorno. “Stop” al contributo diretto a partire dal prossimo anno scolastico? Alla fine, insomma, niente più erogazione del sostentamento alla scuola Materna – Ente Morale, ma l’attuale Amministrazione comunale ha deciso di percorrere una strada differente per la storica struttura cittadina rispetto a quanto fatto da chi li ha preceduti? “C’è una proposta, però sono al vaglio anche altre possibili soluzioni per mettere d’accordo tutti (in tal senso abbiamo preparato una nuova e ulteriore indicazione) – afferma il sindaco, Giuseppe Pignatiello – Voglio innanzitutto specificare che l’idea presentata in questo momento è organizzata secondo cui il contributo comunque verrà dato, non più direttamente alla realtà castanese, bensì mettendolo a disposizione delle famiglie che hanno i figli che frequentano. La decisione è maturata dopo un’attenta valutazione, partendo da ciò che è stato e guardando alla situazione presente e anche in prospettiva futura. Ad oggi l’erogazione comunale è stata di 120 mila euro prima e di 90 mila in questo anno scolastico (con una retta uguale per tutti a 185 euro) e che sarebbe dovuta servire appunto per venire incontro alla scuola e agli iscritti. Ma se teniamo conto che, oltre al contributo, ogni volta il comune doveva provvedere aggiungendo altre cifre per far fronte ai casi di insolvenza e a quanti, purtroppo per motivi differenti, non riuscivano ad assolvere al pagamento, forse era necessario muoversi in altro modo”. E, adesso allora. “Fin da quando ci siamo insediati alla guida della città non abbiamo mai fatto mistero che avremmo voluto attivarci attraverso le fasce Isee – continua il primo cittadino – Così, questa è stata la proposta presentata. Nello specifico: l’Ente Morale stabilisce la quota per la retta, mentre il contributo d’ora in avanti non verrà dato più alla struttura, ma sarà utilizzato per i genitori dei bimbi per l’abbattimento dei costi a secondo, appunto, delle stesse fasce Isee. La scuola, infine, come avviene per gli altri istituti cittadini, potrà usufruire dell’erogazione inerente il piano di diritto allo studio, presentando i vari progetti in calendario, e che sarà di 30 mila euro. Ci stiamo comunque confrontando e stiamo ragionando, lo ribadisco, in parallelo anche su altre soluzioni”. Intanto, però, i genitori vogliono capire meglio cosa potrebbe succedere. “Il comune parla di fasce Isee – ribattono – Ma è dal costo che così facendo avrebbe la rette che bisogna partire: 250 euro, 60/65 euro in più rispetto a prima sono un aumento significavito, cifre che non sono sostenibili. Aspettiamo di capire l'evolversi della situazione. L’Ente Morale è un punto di riferimento per il paese”.

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