Milano / Malpensa
Juve e Roma, sempre loro
- 01/09/2014 - 15:49
- Fuori campo
Se non fosse per il fatto che molti di noi hanno ancora negli occhi e nella mente le immagini delle vacanze o per quei volti nuovi in panchina, in campo e tra le diverse squadre, beh... verrebbe da dire che la stgione di serie A non si è mai fermato. Perchè, alla fine, il campionato, così come si era concluso a maggio, allo stesso modo è ricominciato in quest'ultimo fine settimana. Juventus e Roma: sempre loro! Le due principali pretendenti allo scudetto, protagoniste dei due anticipi, ripartono, infatti, neanche a dirlo, con una vittoria a testa, ribadendo nuovamente la grande fame e voglia di trionfare che hanno. Tocca ai bianconeri, del neo tecnico Allegri, aprire ufficialmente la stagione 2014/2015 contro il Chievo Verona. I campioni d'Italia in carica mettono subito in evidenza un buon gioco, creando molto, ma non chiudendo come forse ci si sarebbe aspettati la gara. Alla fine è 1 - 0 e primi 3 punti in cassaforte (grazie anche ad un provvidenziale intervento "salva partita" dell'eterno Buffon su Maxi Lopez). Più convincente, invece, la Roma, più che mai candidata ed individuata dalla maggior parte di critici e tifosi come la possibile vincitrice del titolo. I nuovi arrivati tra i giallorossi sembrano essersi già inseriti pienamente negli schemi di Garcia (Iturbe su tutti) e nemmeno il fatto di avere di fronte un'avversaria di livello (la Fiorentina) è un problema. Dopo i 90 minuti, allora, è 2 - 0, ma anche qui un grazie, Totti e compagni, lo devono fare a De Sanctis, decisivo in un paio di occasioni (su Babacar, ad esempio). DOMENICA, LE ALTRE SFIDE: Partiamo dal Milan, veri e propri protagonisti della prima giornata. Gli uomini di Pippo Inzaghi, tra le mura amiche di San Siro, dimostrano grinta e compattezza, tanto che la Lazio può solo osservare e rientrare a casa con un secco 3 - 1. Ottima la prova del rinato El Shaarawy, bravo il neo acquisto tra i pali Diego Lopez (che para anche un rigore a Candreva), così come Honda (autore della prima rete), Poli e Menez. Vediamo se i rossoneri sapranno continuare su questa strada. Pari senza emozioni tra Atalanta e Verona; le due compagini appaiono più preoccupate a non subire gol che a farne. Un passo indietro, poi, per l'Inter di Mazzarri che nel preliminare di Europa League aveva illuso tanti. Va bene che di fronte i nerazzurri avevano il Torino. Va bene qualche decisione arbitrale discutibile; e va bene alcune assenze importanti, però se si vuole davvero puntare in altro non si può pensare di farlo con soli due tiri all'attivo nello specchio della porta avversaria. Senza dimenticare il rigore parato da Handanovic che "col senno di poi" è stato fondamentale. Eliminato dalla Champions League, il Napoli doveva assolutamente fare risultato. E così è stato, nonostante Benitez ed i suoi abbiano sofferto molto contro il Genoa. Tocca al nuovo De Guzman, sul finire della partita, regalare la vittoria ai partenopei, dopo che gli azzurri erano andati in vantaggio subito (con Callejon) prima di farsi raggiungere da Pinilla e rischiare di andare sotto. L'eterno Di Natale, quindi, porta i primi 3 punti all'Udinese e a Stramaccioni. Per Totò l'ennesima doppietta (contro l'Empoli) di una carriera che appare davvero eterna. "Buona la prima" del neo promosso Cesena che con Rodriguez batte il Parma. Beffa all'ultimo, invece, per il Palermo che dopo il vantaggio di Dybala e dopo aver controllato bene la gara, si fa raggiungere allo scadere dalla Sampdoria con Gastaldello. Altro 1 - 1, infine, tra il maestro Zeman (Cagliari) e l'allievo Di Francesco (Sassuolo). Autori delle due marcature: Zaza (appena convocato in Nazionale al nuovo ct Antonio Conte) e Sau.
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