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giovedì 21 novembre 2024 | ore 16:14

Pogba cuce il tricolore

VIttoria per Juve e Roma, bene anche le milanesi. Stop per la viola, accesa la lotta salvezza. I bianconeri vicini ormai al terzo scudetto di fila.
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Convincente vittoria del MILAN, che si impone sul LIVORNO per 3 a 0. Buona prestazione per gli uomini di Seedorf, che dimostrano con i fatti di non remare contro il tecinco olandese, dando prova ad una prestazione sontuosa. I reparti sono corti e vicini tra di loro, il giro palla radioso e concreto, esaltato dalla buona prova in fase di regia di Montolivo e sulle fasce dei terzini con un positivo Constant, al pari degli attaccanti, con Balotelli costantemente pericoloso in zona gol servito dai trequartisti, che offrono una prestazione di grande qualità, dispensando assist e buone azioni individuali, con continui scambi di posizione e un super Taarabt a deliziare la folla con una prova di pura tecnica e concretezza. Inesistente il Livorno, che si barrica in difesa dal primo al novantesimo, con gli attaccanti che non vedono quasi mai palloni giocabili ad eccezione di alcuni buoni cross di Mesbah e Piccini che ci provano con azioni personali, con Greco che, in mediana, è l’unico a tentare la giocata e a saltare l’uomo. Numerose le occasioni per i rossoneri, che sbloccano il risultato a fine primo tempo dopo un lungo assedio, con un colpo di testa di Balotelli su preciso cross di Constant, per poi trovare il raddoppio con un destro Taarabt dopo un bel dialogo con Balotelli, e infine con il neo entrato Pazzini, servito da un assist di Balotelli, con un bel tocco a scavalcare Bardi, dimostrando la positiva e più che possibile coesistenza tra i due per le netta vittoria rossonera.
La sfida Europa League tra PARMA e INTER, vede la vittoria dei nerazzurri per 2 a 0. Come da pronostico, il match regala emozioni, con la gara che inizia subito con ritmi alti per entrambe le squadre, con continui ribaltamenti da una parte e dell’altra. Il risultato si sarebbe potuto sbloccare sul finire del primo tempo a favore di entrambe, ma nessuna delle due ne approfitta. Prima il Parma, che si vede concesso il rigore per via di un fallo commesso da Samuel a danno di Parolo, con il penalty che viene però sbagliato da Cassano, paralizzato da un ottimo Handanovic che salva i suoi. Poi per l’Inter, con Cambiasso autore di un buon tiro a giro che finisce sul palo interno, fuori di poco, e Icardi, che, a tu per tu con Mirante, calcia troppo alto. La ripresa inizia male per i gialloblu, che vedono l’espulsione di Paletta per somma di ammonizioni, e subiscono la rete dell’a 1 0 su punizione di Hernanes che serve Rolando, che, solo sul secondo palo, insacca di testa. Nonostante l’inferiorità numerica, il Parma cerca la reazione, ma spreca ancora con Lucarelli che centra la traversa. Mazzarri gioca la carta della sostituzione di Hernanes con Guarin, che da gli effetti sperati, visto che il neo entrato realizza il 2 a 0 su una fortissima punizione dal limite, con la vittoria finale per i suoi.
Il match tra LAZIO e TORINO si conclude sul 3 a 3. La gara è vibrante ed emozionante soprattutto nella ripresa, in cui, a differenza di un primo tempo più tattico, si scatenano in campo aperto le freccie Keita e Candreva per la Lazio, al quale rispondono El Kaddouri e Immbobile per il Toro. Pronti via e subito si assiste ad un’occasione per parte - per il Toro con Bovo che colpisce la trasversa, e per la Lazio una buona chance per Candreva, con i biancocelesti che trovano la prima rete sul finire del primo tempo, con Mauri che, sugli sviluppi di un calcio di punizione, riceve l’assist vincente da Novaretti, insaccando di testa l’1 a 0. Ecco che nella ripresa, arriva il meritato pareggio dei granata, con un buon destro di Kurtic, su assist di Meggiorini, con il portiere che nulla può. La Lazio non ci sta, continuando ad attaccare, riuscendo a riportarsi in vantaggio su rigore realizzato da Candreva, per il fallo commesso da Padelli a danno di Keita. Ma le emozioni continuano: il Toro replica e si porta nuovamente in pareggio pochi minuti dopo. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è bravo Tachtsidis a trafiggere Berisha con un bel destro al volo. I granata cercano la vittoria e la sfiorano, portandosi sul 3 a 2 grazie ad Immobile che è autore di un destro imprendibile per il portiere biancoceleste. Proprio quando la gara sembra finita, ecco un nuovo colpo di scena: la Lazio agguanta il pareggio con Candreva, autore di una gara positiva, con il finale 3 a 3 che lascia l’amaro in bocca al Torino.
Vince il VERONA per 2 a 1 in casa dell’ATALANTA. Dopo un primo tempo tattico e senza emozioni, con le squadre che si studiano a vicenda, ecco che la ripresa vede le due compagini abbandonare il rigore tattico, scoprendosi per vincere la gara,con l’Atalanta che peccca però nell’assistenza per un positivo Denis pagando le giornata no di Livaja e Bonaventura, mentre il Verona è devastante col trio Toni, Marquinho e soprattutto Iturbe, che regala assist e delizia la folla con imprendibili accelerazioni e funambolici dribbling, con Donati abile a trafiggere Consigli con un destro dalla distanza. Spinti dall’ondata positiva, si portano subito sul raddoppio con il positivo Toni che sfrutta un buon assist di Iturbe. Nonostante l’Atalanta realizzi la rete dell’1 a 2 con Denis su assist di Moralez, è troppo tardi, con il risultato che non cambia, per la meritita vittoria finale degli scaligeri.
Termina per 2 a 1 la sfida tra CATANIA e SAMPDORIA. Inizio di gara equilibrato e di studio, con gli etnei che attaccano però con maggior continuità per la posta in palio, con i gol che si materializzano sul finire del primo tempo. Sono i siciliani i primi a passare in vantaggio. E’ Leto protagonista indiscusso dell’1 a 0 e tra i più positivi per i suoi, a trafiggere Fiorillo con una bellissima rovesciata. La squadra di Mihajlovic non resta a guardare, e, quando può, riparte, rispondendo nella ripresa con una rete altrettanto spettacolare: è Okaka a portare i suoi sull’1 a 1, liberandosi dalla difesa avversaria e insaccando la rete con un gran diagonale su cui il portiere nulla può. Ma il Catania non ci sta, e Bergessio si carica la squadra sulle spalle, portando i suoi sul 2 a 1 con un tiro che si deposita nell’angolino, per la vittoria finale della speranza.
Sconfitto in casa il CHIEVO VERONA per 1 a 0 per mano del SASSUOLO. Dopo un inizio che vede un’occasione per parte, ecco che il risultato si sblocca a favore degli ospiti, grazie a Berardi, abile a liberarsi in mezzo, trafiggendo Agazzi con un bel destro che vale la vittoria. Il Chievo non riesce a rialzarsi, con il risultato che non cambia.
Pareggio per 1 a 1 tra UDINESE e NAPOLI. Partita sbarazzina tra due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, attaccando con continuità, cercando di sfruttare le proprie armi. Il Napoli si affida alla velocità di Callejon e Insigne, costanti pericoli per la difesa di casa con dribbling, accelerazioni e pericolosi conclusioni verso la porta, con l’Udinese che risponde sfruttando gli inserimenti dei centrocampisti e i lanci in profondità per il duo Muriel-Fernandez, con il secondo particolarmente ispirato. Lo scarso filtro delle mediane espone spesso le difese a gravi pericoli, con gli errori individuali dei singoli che testimoniano un calo di tensione avvertito soprattutto dal Napoli nei momenti chiave. Le emozioni non mancano, con la prima grande occasione che capita sulla testa di Badu, che, su cross di Gabriel Silva, manca la porta da ottima posizione, anche se è il Napoli ad attaccare con maggiore intensità, costringendo l’Udinese a giocare per lo più di rimessa. Alla prima vera occasione, i partenopei concretizzano, con una bella sponda di Zapata che arma il potente destro di Callejon che vale l’1 a 1, con Insigne che in campo aperto sfiora la rete in due occasioni col destro, prima che Reina commetta un gravissimo errore in rinvio che consente a Pinzi di servire Fernandez che di piatto destro fulmina Reina per l’1 a 1. La reazione del Napoli non serve a riaprire il match, con Insigne che manca lo specchio su assist di Hamsik e gli ultimi minuti che portano in dote anche l’espulsione per somma di ammonizione di Fernandez per fallo su Silva, per il pari finale.
Vince il CAGLIARI per 2 a 1 al Marassi contro il GENOA. Partono bene i liguri, costruendo un buon gioco, con ordine in campo tra i vari reparti, trovando l’immediato vantaggio dopo soli dopo tre minuti. Il gol è originato sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e, dopo un’azione confusa in area, è De Maio a trafiggere Avramov. Ma i sardi,pur subendo per larghi tratti gli attacchi avversari, sono abili a ribaltare immediatamente il fronte di attacco, approfittando della bravura e precisione di Sau in contropiede, con l’attaccante abile a sfruttare un errore difensivo avversario, riportando i suoi in partita con la rete dell’1 a 0. Nella ripresa, seppur entrambe le squadre siano a caccia del gol vittoria, è il Cagliari ad avere la meglio, complice anche la velocità e classe di Ibarbo, che approfitta di una parata di Perin su un tiro di Sau e realizza il 2 a 1. Il Genoa cerca il pareggio e si vede annullato un gol a Gilardino per fuorigioco, con il risultato che non cambia.
Fondamentali tre punti per la JUVENTUS che sconfigge il BOLOGNA per 1 a 0. Nove uomini a difendere la porta di Curci e il solo Cristaldo isolato e stretto nella morsa dei centrali juventini: è questo il dictat tattico dei rossoblu, con la Juve che attacca senza sosta dal primo al 90esimo minuto. Positiva la grande spinta delle ali che sfornano cross a ripetizione, le buone iniziative in uno contro uno di Giovinco, con LIorente che dispensa buone sponde per i suoi e un sontuoso Pogba che gioca a tutto campo, coprendo, inventando per i compagni e inserendosi con pericolosità in zona gol. Il preciso giro palla della Juve, spesso vicino ad un vero e proprio assedio, porta alla prima grande occasione, con Pogba che, su sponda di LIorente, cerca la precisione al posto della potenza, calciando di piatto destro,con Curci attento nell’intervento. E’poi lo stesso Pogba, da corner di Pirlo, a svettare di testa, mancando però lo specchio. I bianconeri, pur attaccando con continuità, faticano a creare nitide azioni da rete limitandosi spesso a potenziali pericoli, quali il bel dribbling di Giovinco che, dal fondo, mette in mezzo con LIorente che arriva in ritardo, ed Isla che prova ad essere più cinico, andando in scivolata su invito di Giovinco, a tu per tu con Curci, bravo a coprire lo specchio. Ecco però che il migliore in campo Pogba inventa la rete dell’1 a 0, con un grande stop ad accomodare il pallone, su invito di Isla, per poi esplodere il destro ad incrociare che il portiere può solo sfiorare. La Juve va poi vicina al raddoppio con un sinistro a giro di Isla, su invito di Pogba, con Curci strepitoso nell’intervento. Il Bologna si vede solo con un destro centrale di Christodoulopoulos, unico tiro nei 90 minuti, per la vittoria bianconera.
Continua l’avversione di Montella nella voce vittoria contro la sua ex squadra, la ROMA, incappando nell’ennesima sconfitta della FIORENTINA per 1 a 0. La viola manca negli uomini chiave e soffre dell’assenza di una vera prima punta, con prestazioni appena sufficienti di Cuadrado, che fatica a saltare l’uomo ed è impreciso nella conclusione, con Pizarro e Valero che si limitano al compitino senza mai trovare l’assist giusto per i compagni o l’inserimento per andare con pericolosità al tiro, al pari dei centrali spesso disattenti e fuori posizione. Di tutta altra pasta la Roma, attentissima dietro, propositiva in avanti con buone giocate spesso di prima orchestrate dai positivi Naingollan, abile in entrambe le fasi di copertura e costruzione del gioco e letale negli inserimenti, con i terzini che coprono e spingono con continuità, e Ljajic, costante pericolo tra le linee, armando il destro con precisione, oltre a trovare l’imbucata geniale per i compagni. É subito il serbo ad impegnare Neto con un destro potente ma centrale, poi è Ljajic a servire un assist d’oro su azione di contropiede per Gervinho che manca clamorsoamnte lo specchio da pochi centimetri, con il trequartista vero protagonista del match, ad inventare per Naingollan con uno splendido filtrante, con il centrocampista che insacca in scivolata Neto per l’1 a 0. La Fiorentina prova la reazione, ma manca di precisione e di idee, affidandosi a velleitari tiri da fuori con Ilicic e Pizarro che mancano lo specchio, a fronte di una Roma in pieno controllo, che rischia di far male di rimessa (potente destro di Totti controllato) con la viola che ci prova fino all’ultimo con poca lucidità, scontrandsi contro la granitica difesa giallorossa, con Savic che prima colpisce male da calcio piazzato indirizzando fuori, e poi impegna De Sanctis con un potente destro da fuori, per la vittoria giallorossa.
Tutto invariato in vetta con la Juve che vince come la Roma, con il distacco che resta invariato, mentre si fa sempre più viva la lotta in graduatoria per i posizionamenti valevoli per l’Europa League, con l’Inter ancora vincente a minaccare il quarto posto viola (sconfitta dalla Roma) e il Milan che aggancia il Parma al sesto posto. La lotta salvezza è sempre più intricata,con 5 squadre in 7 punti, con Catania e soprattutto Sassuolo che si rilanciano vincendo contro Sampdoria e Chievo Verona.

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