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Sara Bettinelli candidata sindaco

Rinnovamento Popolare 'scopre le carte' per le prossime elezioni comunali. E' ufficiale il candidato sindaco: Sara Bettinelli, gli ultimi 5 anni tra i banchi dell'opposizione.
Inveruno - Sara Bettinelli, candidata sindaco di Rinnovamento Popolare

Ufficiale. Sara Bettinelli è la candidata sindaco per la lista civica Rinnovamento Popolare alle prossime elezioni amministrative. Dopo essere stata negli ultimi cinque anni consigliere d'opposizione insieme a Maria Zanzottera, ora scende in prima linea per cercare di interrompere la striscia che da vent'anni vede una compagine di Centrodestra al governo del paese. 32 anni, nata e cresciuta a Inveruno, Sara ha frequentato per un anno la facoltà di medicina presso l’Università San Raffaele, salvo poi cambiare percorso di studi e iscriversi a giurisprudenza, specializzandosi in Diritto Internazionale e dell’Unione Europea. Dopo la laurea, ha conseguito anche un master in International Cooperation and Development presso l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali, a cui è seguito un percorso di perfezionamento all’università Bicocca sulla Antropologia delle Migrazioni. Ad oggi sta sostenendo gli esami di stato per il conseguimento del titolo di avvocato. I sette anni di militanza tra le fila di Rinnovamento Popolare prima, quindi la scelta di mettersi in gioco in prima persona: “Una decisione maturata dopo lo studio, il lavoro, le riunioni ed i confronti con la mia lista ed il gruppo per cercare di raggiungere un obiettivo condiviso, ossia agire al meglio per il bene della nostra comunità, realizzando le migliori proposte possibili”. Quattro i punti che le stanno a cuore e che, se dovesse vincere le elezioni, vorrebbe approfondire e portare avanti durante il mandato. Il primo è la legalità: “L’osservanza delle regole la considero il presupposto del convivere civile. Se verrò scelta per ricoprire la carica di sindaco di Inveruno sarà la mia linea guida ed avrò un unico scopo, l’interesse di tutti”. Poi, il sociale: “Nell’ottica di questa realtà abbiamo fatto diverse proposte negli anni. Ad esempio, abbiamo sollecitato l’Amministrazione ad aumentare le risorse da destinare al fondo di solidarietà in aiuto alle famiglie disagiate ed abbiamo proposto l’adozione di voucher per permettere a chi è in difficoltà, attraverso piccoli lavori, di ottenere dei seppur piccoli guadagni. Il ruolo del Comune sta anche in questo: sostenere una persona per preservare la dignità di individuo”. Terzo punto, il lavoro: “Il problema occupazionale negli ultimi tempi ha toccato da vicino anche le realtà produttive di Inveruno e Furato, come Carapelli, Manifattura Gai, Cotonificio Bonomi. In riferimento all’azienda Carapelli la nostra posizione è stata netta fin dal momento in cui ci è stata sottoposta la questione del cambio di destinazione d’uso di 56 mila mq di terreno per permettere all’azienda la costruzione di un capannone da 20 mila mq giustificato da un fantomatico aumento dell’attività produttiva, quando in contemporanea stava chiudendo il proprio stabilimento di Voghera. L’autorizzazione è stata poi concessa con i nostri voti contrari, senza alcuna garanzia e senza alcun vincolo per l’azienda, il capannone è stato costruito e oggi si contano a decine le persone per le quali è stata aperta una procedura di messa in mobilità. Stiamo seguendo con attenzione sia gli sviluppi di questa realtà, sia la situazione della Manifattura Gai, dando il nostro aiuto là dove possibile”. Ultimo tassello, il territorio e l’ambiente: “No al consumo di suolo ingiustificato, più verde nel tessuto urbano, che sia realmente usufruibile da tutti. Abbiamo fatto un'opposizione forte e netta al nuovo Piano di Governo del Territorio approvato in un contesto in cui vi erano ben 451 case vuote, il PGT prevede altri 90 mila mq di nuovo terreno edificabile, creando un plusvalore dagli 11 milioni ai 13 milioni di euro, che va nelle tasche di pochi per un consumo di suolo del tutto immotivato ai danni di tutti”. “Amministrare deve voler dire sapere quali sono le reali necessità del territorio comunale e della comunità e investire tutto l’impegno e le energie per trovare delle soluzioni. Si deve partire dalle cose più immediate, come la pulizia delle strade e delle aiuole, lo sfalcio dell’erba fatto nei tempi e nei modi dovuti, i servizi essenziali, e poi pensare ai grandi investimenti. In questi anni abbiamo sempre visto programmare l’impegno di somme ingenti per opere la cui realizzazione è stata sempre posticipata per oggettiva mancanza di fondi. Qualche esempio? La nuova caserma dei pompieri, le piste ciclabili per Cuggiono, Mesero e per il Villaggio Pegaso, o ancora il parco urbano nell’area “Oasi dei Pescatori” e l'opera della scuola elementare, su cui si è tardato e che l'attuale Amministrazione continuerà a promettere. Non è così che io concepisco l’amministrare un comune: il mio operare partirà dall’attenzione ai servizi essenziali e arriverà fino a rendere Inveruno adeguata per le generazioni future. Per questo, abbiamo attivato l'indirizzo e-mail sarabettinelli2014 [at] rinnovamento-popolare [dot] it per permettere alla cittadinanza di poter direttamente colloquiare con me in veste di candidato sindaco, sottopormi domande, darmi consigli, suggerimenti o muovermi critiche”.

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