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Paolo Tramezzani, cuore bianco - blu

Una maglia celebrativa ed una cena insieme all'ex campione e capitano della Pro Patria. L'evento, organizzato dal club 'Il Tigrotto', è in programma domenica 29 settembre.
Busto Arsizio - Paolo Tramezzani con la maglia della Pro Patria (Foto d'archivio)

Il campione fuori e dentro il campo. Il capitano che ha scritto alcune tra le più belle pagine di storia del club. Un gol, un’azione, la grinta che metteva ogni volta che scendeva sul terreno di gioco o le parole che sapeva dispensare ai compagni, bastava semplicemente sentire lo speaker pronunciare il suo nome per farti saltare sugli spalti. E adesso quei momenti torneranno a rivivere, come allora, come nei 5 anni che ha vestito i colori bianco – blu. Il cuore insomma batterà di nuovo forte in quel di Busto Arsizio. Il “giorno dei giorni” (per usare la frase apparsa sul sito internet del Pro Patria Club) è arrivato e i tifosi sono pronti per la festa. Dici Pro Patria e inevitabilmente il pensiero va a Paolo Tramezzani, la bandiera, il fuoriclasse, l’atleta capace di unire giocate di alto livello con le emozioni, così i rappresentanti del club “Il Tigrotto” hanno deciso di rendergli onore ed omaggio con un’occasione davvero irripetibile. Anzi due… già perché da una parte ecco la maglia celebrativa, interamente blu con l’immagine di Paolo e il numero 3; dall’altra, invece, prima l’aperitivo, poi la cena con lo stesso Tramezzani. L’appuntamento è domenica 29 settembre, prima la presentazione della maglietta al “New Magic bar” di piazzale Crespi, quindi, appunto, tutti a tavola al “Club Mondodomani” in via Pascoli a Marnate. “Vai capitano”… il grido dei tifosi si leverà nuovamente forte e chiaro facendo battere i cuori. “Paolo Tramezzani è un simbolo, un punto di riferimento, un campione per ciascuno di noi – dice Sergio Marra, presidente del club “Il Tigrotto” – Per questo abbiamo voluto creare questo evento per ringraziarlo di quanto fatto nel periodo in bianco – blu e dei bellissimi ricordi che ci ha lasciato”. Un legame forte, unico, eccezionale, il giocatore capace di diventare fin da subito un amico. “Busto è stata per me una seconda casa – racconta Paolo Tramezzani – Il rapporto con i tifosi e la gente è stato straordinario; l’affetto e la stima qualcosa di indescrivibile. Benché non vivessi direttamente in città, comunque è come se sia sempre stato un cittadino bustocco”. Cinque anni con la maglia della Pro Patria, la fascia di capitano, le immagini sono tante, tantissime. “A livello calcistico – continua – se devo dirne alcune: la vittoria per 4 – 3 col Genoa, il successo 4 – 2 col Pisa o il 3 – 1 contro il Legnano, ma ce ne sarebbero molte altre. Fuori dal terreno di gioco, ogni episodio ha avuto un significato: parlare con le persone, il calore che ti trasmettevano anche solamente con un saluto. Purtroppo in questo momento gli impegni lavorativi sono vari, comunque almeno una volta all’anno cerco di venire a Busto per vedere una gara. Mi metto in curva con i ragazzi, perché è lì che si vivono le maggiori emozioni, capisci l’amore e l’attaccamento per la maglia, giovani e adulti non ci sono differenze; i sacrifici di chi ha la società nel cuore, di chi si fa ore ed ore per andare a seguire la squadra in trasferta, tornando a casa magari la domenica notte e poi il lunedì mattina è al lavoro”. Prato, Cosenza, Lucchese, Inter, Venezia, Cesena, Piacenza, Tottenham, Pistoiese, Atalanta, Empoli e infine la Pro Patria, hai vestito diverse divise; e adesso anche la nuova avventura, nello staff di Gianni De Biasi commissario tecnico dell’Albania. “Un’esperienza importante – afferma Tramezzani – Un’ulteriore opportunità di crescita. Il poter dare il proprio contributo, stare con il gruppo e vederlo crescere, le sfide per le qualificazioni ai Mondiali, ringrazio Gianni (De Biasi, ndr) per avermi chiamato al suo fianco. Prima sinceramente non ci pensavo ad allenare, ora, invece, ci penso, mi dà grosse emozioni e soddisfazioni”. Allora, chissà che il tuo futuro non possa essere davvero in panchina, magari proprio alla Pro? “Non so cosa farò domani – conclude – Ora voglio concentrarmi al meglio con la nazionale albanese e contemporaneamente con gli impegni per la Rai. Certo mi piacerebbe un giorno tornare a Busto”.

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