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sabato 23 novembre 2024 | ore 23:56

Nosate: un'altra croce in via Roma

Nosate e via Roma

E' accaduto di nuovo! In via Roma a Nosate, appena fuori dal centro abitato, domenica mattina, un’altra vita è stata strappata, per sempre, all’affetto di familiari ed amici. Come era già successo, solo pochi anni fa, a Vincenzo Bastillo, 13 anni di Castano Primo, atleta del ‘Velo Club Raffaele Marcoli’, travolto da un’auto mentre si trovava in bicicletta assieme al papà. Questa volta a perdere la vita è stato un marito ed un padre di famiglia, anche lui ‘ucciso’ da un terribile incidente mentre in sella alla sua bici ed in compagnia di un amico si trovava ad attraversare il piccolo paesino del Castanese. Erano da poco passate le 9.30, nel centro cittadino si stava svolgendo, in occasione della Festa Patronale, la tradizionale corsa ciclistica, riservata agli Allievi e denominata ‘Coppa Comune di Nosate’, quando Luigi Maltagliati, 49 anni, di Cuggiono, che si trovava a passare, è stato letteralmente travolto da un’auto che stava sopraggiungendo dal senso opposto di marcia e con a bordo una famiglia di origine marocchina di Galliate. L’urto è stato violentissimo tanto che il cicloamatore è stato scaraventato sul parabrezza e sul vetro anteriore della vettura prima di finire a terra in condizioni disperate. Sul posto sono arrivati, immediatamente, i mezzi di soccorso, tra cui ambulanze ed automedica, oltre alla Polizia locale di Turbigo e Nosate ed ai Carabinieri. Mentre i soccorritori si sono attivati per prestare le prime cure al 49enne, richiedendo, viste le sue gravissime condizioni, l’intervento dell’elisoccorso, i responsabili organizzatori della corsa hanno provveduto a sospendere definitivamente la manifestazione. Ogni tentativo di salvare la vita a Luigi Maltagliati si è rivelato, purtroppo, vano, tanto che, dopo sole poche ore, i medici dell’Ospedale di Circolo di Varese, dove l’uomo è stato trasportato, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e disporre il suo trasferimento alla camera mortuaria per l’esame autoptico. Nell’incidente è rimasto ferito lievemente (escoriazioni e contusioni al braccio ed al corpo) anche l’altro cicloamatore che si trovava in compagnia del cuggionese. “Una persona buona - ricordano la moglie ed i tre figli di 22, 19 e 17 anni che abbiamo incontrato lunedì mattina nella loro villetta di via Magenta a Cuggiono - Un padre premuroso ed un grande lavoratore. Appassionato di calcio e ciclismo. Era solito, infatti, uscire in bicicletta, insieme ai figli o agli amici e lo stesso aveva fatto anche ieri (domenica ndr)”. Tutta la comunità cuggionese partecipa all’immenso dolore dei famigliari.

Quella strada è troppo pericolosa!
Quante altre persone dovranno ancora morire prima che qualcuno intervenga? Quanti altri incidenti dovranno esserci per vedere interventi concreti? Queste le domande di alcuni cittadini di Nosate che domenica mattina, non appena appresa la terribile notizia, si sono recati in via Roma per capire cosa fosse accaduto. Domande e critiche che, in fondo, sono un po’ le stesse di tutti, anche di noi che viviamo il territorio e che quotidianamente ci troviamo ad attraversare, per lavoro o semplicemente per recarci a trascorrere qualche ora in compagnia degli amici, quel tratto di strada. Se lo si fa durante la sera è facile notare come l’intero tratto di strada, dalla fine del centro abitato fino al ponte sul Canale Villoresi, sia privo di illuminazione, per non parlare, poi, di come la carreggiata sia alquanto stretta e pericolosa. Diversi sono stati gli incidenti registrati in questi anni, due, purtroppo, con esito mortale. Il pericolo c’è, come negarlo. Ed è per questo che è arrivato il momento che chi di dovere faccia sentire la propria voce e si presenti con interventi attenti e concreti. Basta con le semplici parole, si chiedono e si vogliono fatti, concreti e decisi! Per non trovarci più, tra qualche tempo, a dover scrivere di un’altra vita volata per sempre in cielo. L’ennesima lungo la via Roma.

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