Milano / Malpensa
Vloli merci Alitalia fermi da martedì 13
- 17/01/2009 - 11:37
- Attualità
Era uno dei punti di forza dello ‘nostro’ scalo aeroportuale, ma dallo scorso lunedì 13 gennaio, nascita ufficiale di ‘Cai’, non sono più operativi. Stiamo parlando dei voli per il reparto ‘cargo’ che facevano riferimento alla nostra compagnia di bandiera. “Si tratta di un danno gravissimo - ci spiega il sindacalista cuggionese Antonio Albrizio - perchè va a toccare molti lavoratori che purtroppo, essendo di compagnie esterne a quella di Alitalia, non godranno dei benefici di cassaintegrazione di cui si è tanto parlato nelle scorse settimane. Per il nostro aeroporto è un ulteriore danno perchè, rispetto a quanto avvenuto negli inizi di marzo 2008, i voli settimanali che riguardavano Malpensa sono passati da 1238 a 153”. Restando sul discorso delle ‘merci’ la situazione ha quasi del paradossale per un territorio industrialmente trainante come quello lombardo e milanese: le merci, ora che la compagnia di bandiera ha sospeso i voli, sono costrette a compiere lunghi tragitti tramite gli automezzi (con conseguenti risvolti di traffico veicolare e inquinamento) per raggiungere altri aeroporti. Al momento il posto lasciato libero è stato preso dalla compagnia ‘Alha’ con un accordo per soli sei mesi, bisognerà vedere quanto riuscirà a coprire un settore di alto spessore come era fino a pochi mesi or sono. Venendo invece al personale di terra la situazione appare comunque abbastanza tesa: “Già dallo scorso anno - continua Albrizio - tutti i dipendenti con contratti a termine o a tempo determinato non sono stati rinnovati. E’ bene far notare che, come detto prima, meno di un centinaio erano dipendenti Alitalia, con le relative garanzie occupazionali e di cassaintegrazione, per tutte le altre società esterne la situazione è molto più preoccupante. Ora la speranza di tutti è che l’emendamento della Lega Nord per la liberazione degli ‘slot’ e per le trattative bilaterali con altri Stati possano portare a risultati concreti, rilanciando un po’ alla volta uno scalo che comunque viene ben visto all’estero”. E ora si apre anche il fronte riguardante Linate, perchè se è vero che Malpensa e i suoi lavoratori vanno tutelati, non è nemmeno giusto farlo a danno di altri lavoratori e colleghi.
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