Milano / Malpensa
Il 'codice rosa' per le violenze
Dal Q-Lab, ovvero il laboratorio della qualità, che si è tenuto in giugno all’interno dell’Ospedale di Legnano, è germinato un progetto innovativo: il Codice rosa. Tale progetto prevede l’attivazione di un percorso dedicato alle donne che subiscono violenza e che giungono in Pronto soccorso. In fase preliminare verrà sperimentato all’Ospedale di Legnano, dove già sono operative le “Guardie del cuore” (volontari che accolgono i parenti e i pazienti in attesa di essere visitati in Pronto soccorso).
Con il “Codice rosa”, l’accoglienza e un ascolto attento si ampliano ulteriormente.
Il nuovo servizio sarà poi esteso anche all’Ospedale di Magenta. Le statistiche comunitarie dicono che una donna su cinque ha subito nella vita una qualche forma di violenza. In Europa la violenza rappresenta la prima causa di morte delle donne nella fascia d’età fra i 16 e i 50 anni. Il numero delle donne che si rivolge al Pronto soccorso è nettamente superiore al numero di quante si recano a chiedere aiuto alle forze dell’ordine, ai consultori e ad altri servizi. Ecco allora perché si è pensato a un “Codice rosa”. Sarà il codice-colore associato a quelli tradizionali assegnati dal triage (rosso, giallo, verde, bianco), assicurerà l’assistenza sanitaria necessaria in un luogo adatto aprendo una via all’accompagnamento da parte del personale sociosanitario e sociale, alla valutazione dell’entità dello stato di rischio, alla eventuale documentazione dell’abuso. Alle dimissioni verranno fornite informazioni specifiche per il contatto e l’appoggio ai servizi presenti sul territorio.
La realizzazione di questo progetto prevede molteplici azioni:
➢ una formazione specifica per il personale ospedaliero di Legnano e Magenta, al fine di adottare procedure condivise e validate in altri progetti analoghi;
➢ la costituzione di un gruppo di riferimento per il Pronto soccorso;
➢ l’accordo e il coordinamento con i servizi di Asl Milano 1 e dei Comuni presenti sul territorio, la Polizia e i Carabinieri;
➢ l’individuazione dei Consultori Familiari di Magenta, Legnano, Cesano Boscone, Garbagnate e Rho, quali sedi più opportune dove poter accogliere e sostenere le donne vittime di violenza familiare;
➢ la messa in rete delle risorse e delle professionalità, attraverso la costituzione del tavolo aziendale Asl, a cui parteciperanno rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle Aziende Ospedaliere, della Polizia Locale, degli Enti Locali e del Terzo Settore;
➢ integrazione del suddetto Tavolo aziendale Asl con i Tavoli Locali d’ambito, come quelli già attivi a Magenta, Garbagnate e Rho;
➢ la rilevazione, l’analisi quali-quantitativa del fenomeno nel nostro territorio e la condivisione con la rete dei dati raccolti;
➢ la promozione e realizzazione di eventi informativi e formativi per sensibilizzare al fenomeno, come l’evento seminariale, interistituzionale, realizzato a dicembre 2012, presso il Comune di Magenta.
Un importante supporto è fornito dal Lions Club San Vittore Olona, guidato da Carmen Galli (anche presidente della Castoro Sport Special Olympics).
Il sodalizio si è fatto promotore della formazione degli operatori di Pronto soccorso, in particolare sarà messa a disposizione la figura di uno psicologo che si porrà come riferimento e primo contatto per la donna maltrattata.
Ma non solo. La sua presenza, in maniera continuativa nell’area di emergenza-urgenza, diventa una certezza per tutte quelle donne poco disposte a confidare “da subito” vissuti dolorosi di abusi e maltrattamenti. Ciascuna può prendersi i suoi tempi, quelli più inclini alla sua sensibilità, ai suoi timori. Le donne che hanno patito violenza avranno la possibilità di ricevere al Pronto soccorso un ascolto centrato sulla loro storia. L’iniziativa rientra nel tema nazionale di studio del Lions Clubs International.
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