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sabato 27 luglio 2024 | ore 21:27

Il testo della lettera a Napolitano

Arconate - Il Comune

La scorsa settimana avevamo pubblicato un articolo su un presunto ricorso del Partito Deomocratico per l’ipotesi di ricandidatura a Sindaco di Arconate del Senatore Mario Mantovani. Un errore effettivamente vi è stato perchè la lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stata redatta da un singolo cittadino arconatese, Giuseppe Rolfi, ex politico locale, per lunghi anni iscritto al Prc e attualmente al PD: “La lettera è stata una mia iniziativa privata - ci dice - non del partito. Ci tenevo a dare la mia versione dopo il parere espresso dal Senatore Mantovani sulle pagine del vostro settimanale”. Qui di seguito riportiamo così alcuni stralci della lettera ufficiale indirizzata a Napolitano: “Mi chiamo Giuseppe Rolfi, ho 60 anni e dopo quanto succede nel paese in cui abito mi chiedo se in Italia esiste qualcosa o qualcuno che garantisce che le leggi vengano rispettate. Mi rivolgo a Lei in quanto ritengo che nel paese in cui abito ciò non avvenga e cerco di spiegare il perché. Il Sindaco di Arconate (Senatore Mario Mantovani), paese di 6 mila abitanti circa, in provincia di Milano, che ha ricoperto la carica di parlamentare europeo dal 1999 al 2008 (si è dimesso dalla carica dopo essere stato eletto Senatore della Repubblica Italiana), in seguito alla formazione del Governo, è stato nominato Sottosegretario alle Infrastrutture. E’ Sindaco dal 2001, riconfermato nelle elezioni del 2006 con il 67% dei voti e avrebbe, quindi, terminato il suo mandato nel 2011. Fin qui tutto regolare (ci mancherebbe che qualcuno contesti le sue elezioni), ma c’è un ‘Ma’ grande come una casa che molti come me si pongono. Il Sindaco, Senatore, Sottosegretario, per niente soddisfatto di tutti gli incarichi istituzionali che da anni sostiene, ha pensato... non di dimettersi, ma di far dimettere i consiglieri di maggioranza, prima della scadenza dei 2 anni e 6 mesi per potersi ricandidare per un ulteriore mandato di 5 anni. La legge lo consente e quindi perché non approfittarsene? Nelle varie sue dichiarazioni, lo stesso ha tenuto a ribadire che alle prossime elezioni egli stesso si ricandiderà insieme agli stessi consiglieri che si sono dimessi. [...] Io, cittadino normale che paga le tasse e cerca di comportarsi in modo rispettoso verso le istituzioni, che rispetta le leggi e le regole, di fronte a tanta arroganza come può non deprimersi. A chi si deve rivolgere, c’è qualcuno che possa ancora? Ecco perché mi rivolgo a Lei che, sono certo, queste cose le ha sempre combattute e che, per fortuna, è la dimostrazione vera che esiste ancora, nel nostro Paese, una parte che rappresenta la legge e la rispetta. [...]” Dopo la lettera inviata al Capo dello Stato dal 60enne di Arconate, puntuale è arrivata la risposta del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Egregio signor Rolfi, in relazione alla Sua lettera, indirizzata al Capo dello Stato, La informo che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all’attenzione del Ministero dell’Interno, per l’esame di competenza. Voglia gradire cordiali saluti. Il Direttore dell’Ufficio, Dottor Gino Onorato”. Come detto la scorsa settimana il Senatore Mantovani ha espresso la propria tranquillità sulla vicenda, di sicuro, visto l’inizio, vi sarà un’intensa campagna elettorale.

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