Milano / Malpensa
50 anni di tabaccheria Invernizzi
- 14/03/2009 - 17:40
- Cuggiono
La seconda tabaccheria per ‘età’ dell’intera Cuggiono è un punto di riferimento per tanti clienti che abitualmente frequentano la struttura. La tabaccheria di Giancarlo Invernizzi compie quest’anno i 50 anni di attività: “Nel 1959 i miei genitori, Giovanni Invernizzi ed Angela Valsecchi, lasciarono le loro attività per rilevare la tabaccheria in largo Chiesa Vecchia di Gioacchino Porrati - ci racconta il titolare - da allora e fino ad oggi, prima loro e negli ultimi 20 anni io, abbiamo sempre mantenuto aperta la nostra attività. Sia io che mia sorella Maria Angela siamo praticamente cresciuti qui in negozio. Già allora capivo come sarebbe stata la vita a gestire un’attività commerciale come questa, lavorando da mattina a sera compresi il sabato e la domenica. Se devo andare indietro con la memoria i primi ricordi sono legati alla tabaccheria, che allora vendeva molto a livello di drogheria. Ricordo infatti che tanti signori, perchè allora il ‘fumo’ era più una cosa da uomini che da donne, venivano nella nostra tabaccheria per prendere delle sigarette sfuse e si presentavano come ‘zio’. Ero tutto contento perchè mi pareva di avere tanti parenti, in realtà era la testimonianza dei rapporti di amicizia con i clienti, cosa che, per fortuna, si è mantenuta negli anni”. Nel 1981 la svolta: la morte del padre e il trasferimento dell’attività nell’attuale sede di via Vittorio Emanuele. “Il negozio col tempo si è trasformato - ci racconta Giancarlo - la drogheria è stata chiusa con una crescita esponenziale, a cavallo di metà anni ‘90, della parte relativa ai giochi: enalotto, superenalotto e simili. Il momento sicuramente più bello è stato nel 1999 con la vincita di 5.574.964.000 di lire con un 5+1 al ‘Superenalotto’. In fondo è il decimo anniversario di quella vincita, speriamo di rinnovarla. Un grazie per essere qui ancora lo devo a mia sorella e a mio cognato Gianpaolo, con loro, con onestà e dedizione abbiamo creato una piccola attività in cui tanta gente quotidianamente si ferma per comprare, giocare e anche solo per chiaccherare”.
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