Milano / Malpensa
Il 'Burian' porta gelo e neve
- 01/02/2012 - 08:30
- Territorio
Annunciato da giorni, non si è fatto attendere il grande freddo. La perturbazione metereologica, causata da una serie di fattori particolari, riporta alla memoria pochi rigidi inverni nei nostri ricordi. L'ultimo, nel 1985, paralizzò praticamente l'intera Milano e provincia. Ora, è dal pomeriggio di martedì che piccoli fiocchi hanno iniziato a cadere su tutto il territorio portando non a una nevicata copiosa ma ugualmente temibile, gelando subito al suolo. Questo è un tipico effetto del 'Burian': quel gelido vento che durante la stagione invernale spira sopra le sterminate lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali e le pianure Sarmatiche, della Russia europea. Il termine “Burian” (o anche Buran) deriva dalla lingua russa ed è spesso associato alle bufere di neve che in inverno investono buona parte dei territori della Russia europea e la Siberia. Può soffiare con grande violenza venendo accompagnato da tormente di neve (di solito dai piccoli fiocchi gelati di neve farinosa, quella che cade con temperature sotto i -20° -30°) e fenomeni di “Scaccianeve“, che portano drastiche riduzioni di visibilità. Quando scavalca la catena montuosa degli Urali, l’aria gelida di matrice siberiana, invade le pianure Sarmatiche, e spesso anche l’Europa, apportando un considerevole calo dei valori termici, anche dell’ordine dei -10° -12° in meno di 24 ore. Il “Burian” lo possiamo considerare come un figlio dell’immenso anticiclone termico “Russo-Siberiano”, che durante il periodo invernale si sviluppa sopra le grandi steppe siberiana e sull’Asia centrale.
Le previsioni dei prossimi giorni non sono di certo incoraggianti, se da un lato è previsto un miglioramento, alcuni istituti meteo annunciano per il weekend, nel milanese, temperature anche di -14 gradi. Come consuetudine si raccomanda la massima prudenza negli spostamenti in macchina.
Territorio - Il gelo del Burian 2012
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