Milano / Malpensa
Paolo:un esempio per lo sport
- 30/05/2009 - 17:26
- Sport
Grazie Paolo! Grazie da chi, come noi, è appassionato di calcio, per quello che sei e continuerai ad essere: un esempio per il mondo dello sport ed un atleta eccezionale. Domenica scorsa, 24 maggio, a San Siro, nello stadio che lo ha visto crescere e diventare uno dei più rappresentativi calciatori d’Italia e del Mondo, Maldini ha disputato la sua ultima partita tra ‘le mura domestiche’ prima di salutare tutti ed appendere le scarpe al chiodo. Peccato, però, che quella che doveva essere una giornata importante per la stagione ed un momento di festa sia stata rovinata dalle contestazioni di una parte del pubblico, sia nei confronti della dirigenza, che verso lo storico capitano. Episodi che lasciano senza parole, ma che non riusciranno mai a cancellare quanto di straordinario Paolo abbia fatto per il nostro calcio. Un esempio per lo sport, lo ribadiamo ancora una volta, ed un eccezionale campione, non solo in campo, ma nella vita.
Noi, veri tifosi, che per anni lo abbiamo ammirato nelle movenze e nella grinta dagli spalti di San Siro, non possiamo che celebrare quel campione che il mondo ci invidia. Dai momenti più belli con lui con la Champions in mano, contro la Juventus e contro il Liverpool, alle stagioni più tristi con l’arrivare a metà classifica. Paolo c’era sempre, non si è mai tirato indietro, come giocatore e soprattutto come capitano. Campione modesto, più vicino alla ‘maglia’ che ai soldi, come molto spesso ora succede. I suoi presunti eredi han fatto in tempo a smettere tutti prima di lui. Un campione divenuto leggenda a cui, noi tifosi, gli regaleremmo l’unico titolo che gli manca: la Coppa del Mondo.
Una vergogna! Ci limitiamo a questo per descrivere quanto accaduto la scorsa domenica allo stadio San Siro di Milano, durante la partita tra Milan e Roma, ultima gara tra le ‘mura amiche’ del capitano Paolo Maldini che, al termine di questa stagione, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. In quella che doveva essere una giornata di festa, un momento per rendere onore ad un grandissimo atleta, qualcuno (lo definiamo così, perché chiamarlo tifoso vuol dire denigrare chi tifoso lo è veramente), ha voluto utilizzare questo appuntamento per contestare il capitano. Un gesto da ‘imbecilli’ che, per l’ennesima volta, è servito a rovinare la già non bellissima immagine del calcio italiano.Vergogna!
Con la Nazionale maggiore Paolo Maldini è riuscito a centrare un terzo ed un secondo posto ai Campionati del Mondo del 1990, in Italia, e del 1994, negli Stati Uniti d’America, oltre ad un secondo piazzamento agli Europei del 2000, in Belgio e Olanda. Ma la sua carriera con la maglia Azzurra ha inizio nel 1986 quando papà Cesare decide di convocarlo nell’Under 21 e dove ha giocato per due anni, prima del salto nella Nazionale maggiore. Il suo debutto, a 19 anni, è datato 1988 a Spalato in Jugoslavia - Italia (1-1) ed ha segnato il suo primo dei 7 gol il 20 gennaio 1993 a Firenze contro il Messico. Con l’Italia ha giocato gli Europei del 1988, 1996 e 2000, ed i Mondiali del 1990, 1994, 1998 e 2002. Nei Campionati del Mondo ha collezionato 23 presenze, seconda prestazione di sempre dopo le 25 partite di Lothar Matthaus. Ha deciso di lasciare la Nazionale a 34 anni, dopo il Mondiale del 2002, anche se in tanti hanno cercato di convincerlo a ripensarci. In tutto ha disputato 126 partite, con 74 gare con la fascia da capitano. Complimenti a Paolo.
Eil 20 gennaio 1985 quando un giovanissimo Maldini fa il suo debutto in serie A contro l’Udinese (in quel periodo in panchina c’era Nils Liedholm). Ed è sempre da quel momento che per Paolo ha inizio una sfavillante carriera, fatta di tanti traguardi e riconoscimenti. A soli 17 anni, infatti, è diventato titolare del Milan, con la mitica maglia numero 3 di terzino sinistro. Con i rossoneri ha vinto 7 Campionati Italiani, 5 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Italia, 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 5 Supercoppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali ed 1 Coppa del Mondo per club. A livello individuale ha collezionato il record di presenze in serie A, 646, nelle competizioni Uefa, 174, nella Nazionale Italiana, 126, ed è stato il calciatore ad avere giocato più minuti ad un Mondiale, 2.216. Qualche curiosità sul campione rossonero: da piccolo era un tifoso della Juventus, è sposato con l’ex modella venezuelana Adriana ed ha due figli. Un campione con la ‘C’ maiuscola che fatto la storia del Milan e del calcio italiano e mondiale.
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