Milano / Malpensa
Influenza: pressione sui PS
Con il rientro alla routine post-festività, le scuole e gli uffici in Lombardia si riempiono nuovamente di persone, ma anche di rischi di contagio. L’influenza stagionale, favorita dagli incontri, i viaggi e le tante occasioni di socialità del periodo natalizio, si sta rapidamente diffondendo, con il picco previsto per metà gennaio. Secondo il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio e docente dell’Università degli Studi di Milano, il principale responsabile è il virus influenzale A/H3N2, noto come "australiano", che sta colpendo duramente con febbre alta, tosse, dolori muscolari e articolari. Accanto a questo, si registrano anche casi di coinfezioni con il virus A/H1N1, meno severo, ma comunque presente, oltre a un incremento di altri virus respiratori come il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS). Attualmente, in Lombardia oltre mezzo milione di persone sono alle prese con sintomi influenzali. Sebbene la maggior parte dei casi si risolva in 5-7 giorni, la durata può prolungarsi nei soggetti più fragili, come anziani o persone con patologie croniche, per i quali è fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione della malattia. Nel frattempo, il Covid continua a circolare, ma con un impatto meno aggressivo rispetto ai mesi più critici, rimanendo comunque una presenza da non sottovalutare. Negli ultimi giorni però la pressione sugli Ospedali è notevole: a Legnano nel Pronto Soccorso si son registrati 270 accessi rispetto ai 200 abituali (40% in più) con ben 150 persone ricoverate nei reparti di medicina.
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