Milano / Malpensa
Velostazione nell'ex magazzino ferroviario
- 25/10/2024 - 13:16
- Legnano
La giunta comunale di Legnano, su proposta dell’assessore alla Mobilità Marco Bianchi ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica della velostazione all’interno dell’ex magazzino ferroviario. La velostazione, struttura già prevista in progetti e piani del territorio, tra cui il Piano della mobilità ciclistica dell’Altomilanese datato 2011, rientra nel progetto “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile”, all’interno del “Programma sperimentale di mobilità sostenibile casa scuola e casa lavoro” e si potrà realizzare grazie a un contratto di comodato d’uso gratuito della durata di otto anni che l’amministrazione comunale ha stipulato con Ferrovie dello Stato Sistemi Urbani.
"La velostazione rappresenta un tassello nel disegno di mobilità sostenibile che sta prendendo forma in città - spiega Bianchi - con interventi di varia natura, dall’implementazione della rete ciclabile ai buoni per l’acquisto delle biciclette a pedalata assistita, dai CO2 coin al Piedibus, dalle zone scolastiche ai portabici in via di installazione. Il fatto che, quasi quindici anni fa, si parlasse di velostazione nel Piano della mobilità ciclistica è indicativo del bisogno di una struttura di questo tipo in una città che si presta, per conformazione ed estensione, all’uso della bicicletta, anche nei percorsi casa-scuola e casa lavoro, tanto per i legnanesi come per gli abitanti dei Comuni limitrofi. Aggiungiamo il fatto che, da anni, una stazione, ossia un nodo fondamentale per gli spostamenti che vede ogni giorno transitare migliaia di persone, è sprovvista di un deposito di biciclette attrezzato e coperto. La velostazione, che sarà realizzata nel porticato dell’ex magazzino ferroviario, è il primo intervento a servizio della mobilità sostenibile in questo immobile; a questa potrebbero essere affiancate in futuro ulteriori attività e servizi per l’utenza sfruttando, anche solo parzialmente, gli altri spazi a disposizione all’interno del magazzino per ricavare, ad esempio, una ciclofficina, un servizio di noleggio biciclette e ambienti per corsi o attività legati al tema della bici e della sicurezza stradale, con associazioni o enti non profit da individuare con una manifestazione d’interesse. La velostazione, oltre a svolgere una funzione utile per i ciclisti e di cui si avverte la necessità, potrà quindi attivare anche iniziative e progettualità che, con il concorso del mondo associativo, contribuiranno a riqualificare e rendere più vissuta, quindi più sicura, una parte di città oggi abbandonata".
La proposta progettuale prevede il posizionamento della velostazione nel porticato dell’ex magazzino ferroviario chiudendolo perimetralmente ai lati con una struttura leggera trasparente in lamiera forata e frontalmente in vetro, con accesso dotato di apposito sistema di apertura che permetterà l’ingresso agli autorizzati senza bisogno di custodia. La presenza di illuminazione e videosorveglianza è finalizzata invece a rendere lo spazio più sicuro, fungendo anche da deterrente contro gli atti vandalici.
L’intervento è rimovibile e non comporta trasformazioni dell’esistente, se non minime. La struttura lignea del porticato è in buono stato di conservazione, ma necessita di alcuni interventi di conservazione e protezione delle superfici, soprattutto in alcuni punti del perimetro più esposti agli eventi atmosferici. Anche il manto di copertura si trova in un discreto stato di conservazione, ma necessita di alcuni interventi localizzati di verifica e revisione.
Il progetto prevede, tra gli altri interventi, il rifacimento della pavimentazione, la protezione degli elementi lignei, l’impianto di illuminazione, la predisposizione per la videosorveglianza e per la ricarica delle bici elettriche. La velostazione sarà dotata di 96 stalli per biciclette a due piani e 12 a un piano, con possibilità di ricarica per bici elettriche, oltre a una colonnina di manutenzione bici.
Il quadro economico complessivo dell’intervento è di circa 179 mila 600 euro, di cui oltre 35 mila euro finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
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