Un paese è un luogo, ma soprattutto sono un paese coloro che lo abitano e lo vivono. Un paese non muore se chi lo abita ha cura della sua memoria e delle sue radici, come una pianta, la cui chioma cresce forte e rigogliosa, se le radici non vengono trascurate. Con questo intento, è nato “Ciciaàm un ciàapen” ovvero “Chiacchieriamo un po’”, un progetto di valorizzazione culturale attraverso la conservazione, il recupero e il trasferimento orale e scritto del dialetto buscatese. “Consapevoli che a breve non rimarrà traccia di questa ‘lingua’, abbiamo pensato di mantenerne il ricordo, scrivendo, come una sorta di vocabolario, le parole, le espressioni e ciò che caratterizzava Buscate ai tempi del dialetto”, raccontano i quattro buscatesi doc che hanno avuto l’idea: Lucia Dumi, Flavia Facco, Marisa Pisoni e Luigi Ramponi. Il proposito è stato attuato con la creazione di un sito Internet https://www.ciciaamunciapen.it/, nel quale, navigandolo, si possono trovare tanti spunti di ricordo, come gallerie fotografiche e video della Buscate che fu: “I personaggi illustri e quelli “poco raccomandabili”, com’erano fatti i cortili di una volta, le realtà aziendali che hanno fatto la storia del paese, come vivevano i giovani, i cinema e le osterie… Insomma, tanta vita che è passata, ma che è ancora vivida nella memoria di chi Buscate l’ha abitata e la abita ancora”, raccontano gli ideatori. È stato creata anche una Pagina Facebook (basta digitare @ciciaamunciapen), in cui trovare tutti gli appuntamenti inerenti al progetto e il link per comprare il libro, “che poi è più un dizionario italiano – buscatese e viceversa, con pronuncia. Un libro che è già alla seconda ristampa, dopo che le prime 150 copie sono andate esaurite in pochi giorni – commentano entusiasti i quattro buscatesi – Ora il libro è di nuovo disponibile, sempre a 15 euro, presso le due edicole del paese, Calcaterra in Via Marconi e “Lo Skarabokkio”, in Piazza San Mauro. Noi stiamo continuando a lavorare e presto ci saranno novità. Il progetto “Ciciaàm un ciapèn” non si ferma!”.

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