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venerdì 22 novembre 2024 | ore 02:10

Curare i tumori proteggendo il cuore

La Cardioncologia, il cui neologismo fu creato nel 1995, è una disciplina che vide la luce intorno alla metà degli anni Novanta presso l’Unità di Cardiologia dell’Istituto Oncologico Europeo fondato dal professor Umberto Veronesi.
Salute / Territorio - Il dottor Nassiacos

La Cardioncologia, il cui neologismo fu creato nel 1995, è una disciplina che vide la luce intorno alla metà degli anni Novanta presso l’Unità di Cardiologia dell’Istituto Oncologico Europeo fondato dal professor Umberto Veronesi.

Questa disciplina consiste in un’attività che si colloca a cavallo tra i due campi di cardiologia e oncologia e i cui obiettivi sono quelli di definire e sviluppare conoscenze mediche comuni alla cardiologia e all’oncologia.

Nello specifico, le conoscenze che si occupano di tutte le problematiche cardiologiche che frequentemente sono presenti nei malati di tumore quali la potenziale cardiotossicità delle chemioterapie.

L’obiettivo di questo percorso è offrire un supporto ai malati di cancro che già soffrono – o sviluppano – problemi cardiologici nel corso della malattia. Si tratta, dunque di una branca della Medicina in continua espansione finalizzata principalmente a diagnosi, prevenzione e trattamento delle complicanze cardiovascolari associate alle terapie antitumorali che ostacolerebbero la possibilità di cura se non individuate e trattate in maniera preventiva.

Presso il Presidio Ospedaliero di Saronno sono stati sviluppati, in accordo con gli oncologi, dei percorsi specifici per la presa in carico dei pazienti a rischio, così da inserirli in un percorso di Cardioncologia. La sfida per l'Ospedale di Saronno è la completa presa in carico del paziente/utente, a 360 gradi; si tratta, infatti, di prendere in considerazione tutti i problemi del paziente, prestando la dovuta attenzione a quegli elementi che necessitano di collaborazioni interdisciplinari e interprofessionali.

Il dottor Daniele Nassiacos, direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’ospedale di Saronno e del Dipartimento Cardiovascolare di ASST Valle Olona ha sempre ritenuto fondamentale che il paziente venga aiutato nel processo di cura nella sua globalità, tenendo quindi in considerazione più fattori, anche diversi, che potrebbero interporsi tra la scelta terapeutica e il prosieguo di una chemioterapia o di una terapia biologica.

Dal 2015, insieme alla sua équipe medica e infermieristica ha creato, in stretta collaborazione con la Struttura Complessa di Oncologia del Presidio Ospedaliero di Saronno (diretta allora dal Dott. Verusio e adesso dal Dott. Giuseppe Di Lucca), un percorso di cura a supporto di quest’ultima che potesse accogliere, in maniera programmata e cadenzata, i pazienti oncologici con l’obiettivo di individuare e gestire i potenziali rischi cardiovascolari e consentire così le cure salvavita.
Dopo le inevitabili complicanze causate dalla parentesi del Covid, con grande fatica è stato ripreso e ricostruito un percorso completamente stravolto, ripresa che ha simboleggiato l’opportunità di riconoscere nuovamente il valore e l’importanza della condivisione nei percorsi di cura elemento questo di incredibile orgoglio che sottolinea quanto la collaborazione tra oncologi e cardiologi del P.O. di Saronno sia una strategia vincente, diventata parte integrante dell’assistenza ai malati.
Dal 2015, il team professionale di cardioncologi ha offerto un approccio integrato a diverse centinaia di pazienti, garantendo loro il miglior processo di cura dei tumori, prevenendo (o curando) le eventuali complicanze cardiovascolari e sostenendoli in maniera completa e personalizzata.

L’Unità Operativa di Cardiologia si sta impegnando per ampliare e mettere a disposizione il proprio intervento a livello aziendale, con l’obiettivo di integrare il servizio di Cardioncologia anche ai pazienti provenienti dai Presidi Ospedalieri di Busto Arsizio e Gallarate, in collaborazione con le Unità di Oncologia e Onco-Ematologia aziendali.

L’Unità Operativa di Cardiologia del nosocomio saronnese ha definito un progetto strutturato, con spazi dedicati al percorso assistenziale ambulatoriale del paziente oncologico, garantendo visita cardiologica ed elettrocardiogramma, Ecocardiogramma Color Doppler e valutazione degli esami di laboratorio tramite l’impiego di marcatori specifici di rischio cardiovascolare. Il tutto in accordo con l’Unità Operativa di Oncologia del Presidio; viene così offerto un supporto di assistenza al percorso oncologico agli oncologi anche mediante call telefonica nei casi più urgenti.

Da non dimenticare, infine, l’importanza del supporto infermieristico, coordinato dalla Raffaella Banfi, impegnato a creare un ambiente accogliente e rispettoso a supporto della fragilità dei pazienti oncologici, tramite prospettive centrate sulla persona, mirate a migliorare la presa in carico e il supporto empatico durante tutto il percorso di cura.

In questi anni le Unità Operative di Cardiologia e Oncologia hanno così migliorato i percorsi di cura dei pazienti oncologici, partecipando attivamente anche a ricerche cliniche con ottimi risultati e pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
La Cardioncologia, valore aggiunto per le Unità Operative summenzionate, rappresenta dunque un punto di riferimento per i pazienti provenienti da altre realtà ospedaliere nelle quali questo servizio non è ancora disponibile.

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