Milano / Malpensa
Bosco dei Ronchi: perfezionato l'atto di cessione
- 26/07/2023 - 14:39
- Legnano
Si è perfezionata lunedì la cessione da parte dei proprietari al Comune di Legnano di quasi 17 mila metri quadrati del Bosco dei Ronchi. L’acquisizione è l’atto conclusivo di un percorso partito con l’approvazione da parte della giunta, nel gennaio 2022, di una delibera contenente la proposta di cessione da parte dei privati. L’area boschiva oggetto di cessione è la parte alta del Bosco Ronchi, area compresa fra l’ex colonia elioterapica, la via Colombes, le abitazioni che affacciano su via Pascoli e la sede dell’istituto Bernocchi ex Medea in via Paganini. L’operazione è stata resa possibile dalla perequazione, il meccanismo che permette di trasferire i diritti edificatori di aree destinate a servizi e spazi pubblici (aree di decollo), ora diventati di proprietà del Comune, in un apposito registro dove potranno essere acquistati dagli operatori interessati a incrementare le volumetrie su alcuni lotti (aree di atterraggio) oggetto di trasformazione urbanistica. Nel caso specifico, i quasi 17mila metri quadrati del Bosco Ronchi generano diritti edificatori per circa 5mila 163 metri quadrati. Nei mesi trascorsi dall’approvazione della delibera Comune e privati hanno lavorato a tutti gli adempimenti tecnici propedeutici alla cessione del bene (sistemazioni catastali, atti di provenienza, definizione procure e dei diritti edificatori). Questi oltre 17mila metri quadrati vanno ad aggiungersi ai 6mila 700 metri quadrati già di proprietà comunale nella parte bassa dell’area verde, quella che parte dall’incrocio fra le vie Ronchi e Comasina. Al momento l’area verde presenta ancora parti non comunali, una confinante con l’area comunale nella parte bassa del parco di proprietà dell’Asst Ovest Milanese, e una di privati alle spalle delle abitazioni che si affacciano lungo via Pascoli.
"È un risultato storico per la città di Legnano - commenta l’assessore alla Città futura Lorena Fedeli - Da oltre trent’anni si parla di un parco nella fascia dei Ronchi. Associazioni e singoli cittadini hanno interloquito con le tante amministrazioni che, dai primi anni Novanta, si sono succedute a Palazzo Malinverni per realizzare l’obiettivo di fare di quell’area verde un parco pubblico. Adesso, finalmente, diamo corpo a questo progetto e piena fruibilità a uno spazio che -lo ricordo-, fino a oggi, era in larga parte in mano a privati anche se non recintato, quindi accessibile. Si tratta di uno spazio strategico, perché si trova a ridosso di diverse strutture pubbliche, come le scuole Salvo d’Acquisto e Anna Frank, e al CPS, di proprietà dell’ASST Ovest Milanese, ma è anche un elemento costitutivo di quel corridoio ecologico che parte dal parco ex Ila e arriva a toccare l’autostrada. Un grazie, mio e dell’amministrazione, va a tutte le persone e alle associazioni che, in questi anni, hanno tenuto viva l’attenzione su quest’area verde di cui adesso potremo prenderci cura come merita".
La vicenda del Bosco Ronchi comincia oltre trent’anni fa con l’idea di un piccolo gruppo di persone e alcune associazioni legate al territorio della Canazza di far nascere a Legnano il terzo parco dopo quello del Castello e dell’Altomilanese, detto il Parco Bosco dei Ronchi. I primi contatti con l’Amministrazione comunale guidata da Piero Cattaneo sono stati finalizzati a ottenere sostegno e l’autorizzazione per piccoli interventi di pulizia del bosco finalizzati a portare all’attenzione della città la tutela e la salvaguardia di una delle aree più caratteristiche di Legnano. Durante l’amministrazione Potestio singoli e associazioni proposero alla giunta di istituire un parco comprendente tutte le aree a verde che si sviluppano sul territorio del “Ronco”. Al 1992 risale il primo atto amministrativo, una delibera di consiglio comunale per l’istituzione del Parco Bosco dei Ronchi. Il problema era rappresentato dalla proprietà dell’area: nonostante il PRG del tempo la vincolasse ad area a standard, la stragrande maggioranza della superficie era in mano a privati. Negli anni successivi, durante la giunta Cozzi, si guadagnarono al patrimonio comunale alcune aree e nel 1998 il consiglio comunale approva il regolamento del parco. Nel 2015 la Giunta Centinaio acquisisce aree nella zona boscata dell’Olmina. Nello stesso periodo si acquisiscono aree interne al parco ex Ila, mentre altre sono bonificate. Con la giunta Radice si arriva all’acquisizione della parte alta del bosco.
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