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sabato 23 novembre 2024 | ore 01:18

Da Busto una ricerca di livello mondiale

La ricerca condotta dal dott. Covello, che lavora presso l'Ospedale di Busto Arsizio, è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine Evidence, una delle riviste medico scientifiche più importanti al mondo.
Busto Arsizio - Daniel Covello

Il Dott. Daniel Covello, Direttore dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione di Busto Arsizio e del Dipartimento di Urgenza Emergenza dell’ASST Valle Olona, è il primo autore di un lavoro edito sulla prestigiosa rivista accademica New England Journal of Medicine Evidence.

Lo studio (posizionatosi nel 3% degli articoli scientifici più letti di sempre) cui ha partecipato il Dott. Covello è stato condotto in collaborazione con il gruppo San Raffaele ed è una meta-analisi che evidenzia come la somministrazione di glucocorticoidi nei pazienti affetti da COVID19 (che non necessitano di ossigeno supplementare), lungi dal prevenire un aggravamento della malattia, ne peggiori l’outcome e ne aumenti la mortalità.

“Sebbene la somministrazione di glucocorticoidi normalmente riduca la mortalità nei pazienti ospedalizzati per COVID19 tuttavia, durante lo studio condotto, è stato evidenziato come, in alcuni casi, ciò vada ad aggravare la condizione in chi è trattato senza ossigeno”, spiega il Dott. Covello. “Il nostro studio di ricerca è stato condotto su oltre 6.000 pazienti ospedalizzati; nel gruppo non sottoposto a ossigenoterapia, i risultati hanno messo in luce come la mortalità complessiva di coloro i quali sono stati trattati con il cortisone era significativamente più alta rispetto al gruppo di controllo, composto da pazienti trattati in modo standard, con terapia di supporto”.

Salute - Daniel Covello, volto“Nonostante si possa considerare il COVID19 come un ricordo e sebbene i casi che ancora si manifestano siano per lo più blandi, grazie anche all’alta percentuale di popolazione vaccinata, è fuori dubbio che uno studio di questa natura sia estremamente utile e importante”, conclude il Dott. Claudio Arici, Direttore Sanitario ASST Valle Olona. “Partendo dalle evidenze di questa ricerca scientifica, infatti, sappiamo non solo come gestire i casi gravi, ma anche come è meglio non intervenire. Se prima la somministrazione di cortisone era già sconsigliata, ora sappiamo con certezza e con salde basi scientifiche che, in casi specifici, è addirittura da evitarsi”.

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