Milano / Malpensa
"Io sto con San Siro"
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - A Milano lo si chiamerebbe “on gran rebelot”. Parlo di tutto il dibattito che da anni investe il futuro dello stadio Giuseppe Meazza – noto al mondo come San Siro – e l’ipotesi del suo abbattimento e della sua ricostruzione (dove?). Partiamo da qui, dalla fama che questo luogo ha nel mondo: ci sarà un motivo se viene definito “la Scala del calcio”, no? Il paragone non sembri blasfemo, ma siamo di fronte a una vera e propria “cattedrale”, esattamente come il Duomo. Mica per niente è definito un “tempio” dello sport. E a chi mai verrebbe in mente di abbattere il Duomo? Se la gente arriva da tutto il mondo, non solo per assistere alle partite di calcio, ma per visitare questo luogo, vorrà dire qualcosa? Non ci siamo proprio: San Siro sta bene dove sta! Piuttosto si cerchi di valorizzarlo come avviene per i principali impianti sportivi al mondo. E’ un patrimonio per Milano e va tutelato. Anche perché, se volessimo proprio andare al fondo della questione, bisognerebbe essere certi di dove dovrebbe essere ricostruito. Non è che alla fine torna in auge la proposta di realizzare la nuova struttura a Sesto San Giovanni? L’attivismo in tal senso di alcuni esponenti della Lega mi lascia pensare che tutto ciò potrebbe dipendere dal colore dell’Amministrazione dell’ex Stalingrado d’Italia...
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