Milano / Malpensa
L'ex Ministro e le nuove incombenze
- 03/11/2022 - 09:10
- Politica
Massimo Garavaglia, uscente ministro del Turismo nel governo Draghi, è intervenuto al programma Omnibus, in onda su La7, per parlare di alcuni argomenti caldi di queste prime settimane del governo Meloni.
In primis, Garavaglia è intervenuto sul tema dell’aumento dell’inflazione, che pochi giorni fa ha superato il 12%, mai così alta dal 1984. A spingere i rincari, ovviamente, è l’aumento dei costi energetici: “Tutte le risorse disponibili devono essere utilizzate per ridurre l’impatto di questo inatteso (nelle dimensioni) aumento del costo dell’energia e del gas. Tutti i paesi Europei faranno delle manovre riguardo a questa situazione e la nostra legge di bilancio sarà coordinata con la Commissione Europea. Il lato positivo è che, avendo votato una maggioranza chiara e stabile, dal punto di vista dell’economia si dà un messaggio di tranquillità”.
Sulla tematica del tetto al contante e sulla gossippata frizione tra Salvini e Giorgetti, il politico originario di Marcallo con Casone, si è espresso in questo modo “Questa è una delle tante cose nel programma, quindi si farà. Nel programma comune del centrodestra c’è l’innalzamento del livello dell’uso del contante. Per noi però, come è ovvio che sia, possono convivere tranquillamente carte e contanti, poi ognuno fa ciò che preferisce”. Secondo Garavaglia “È una questione totale di libertà: noi vorremmo mettere un limite più alto di quello attuale. Bisogna togliere il totem che l’abolizione del contante faccia sparire l’evasione: questa è ormai una considerazione sdoganata”. E sul problema delle commissioni: “Bisogna lasciare liberi i cittadini: questa libertà facilita le fasce più povere che ovviamente non sono contente di pagare le commissioni e i costi di gestione della moneta elettronica”.
Immancabile poi, il dibattito sul tema del PNRR che “deve essere flessibilmente rivisto perché i costi delle materie prime e dell’energia hanno messo fuori mercato tantissimi lavori. A nostro avviso vanno fatte 2 cose: innanzitutto prevedere degli aggiustamenti per consentire l’adeguamento ai costi dei lavori pubblici che sono aumentati, in più c’è bisogno di una giusta flessibilità tra misure che tirano e che non tirano”.
Infine, da ex ministro del Turismo, alcune considerazioni anche sulle concessioni balneari: “Qualche aggiustamento è ancora possibile, in particolare per quanto riguarda i porti turistici e sulla modalità degli indennizzi, ma, oltre a ciò, su questo tema non vedo problemi: bisogna solo finire un lavoro già preimpostato".
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!