Milano / Malpensa
Dalla parte delle donne
- 28/02/2011 - 15:35
- Castano Primo
Si chiama “Quello che le donne non dicono” e, oltre ad essere un importante progetto di aiuto e vicinanza al mondo femminile appunto, è e vuole rappresentare un ulteriore e significativo tassello da cui partire per costruire insieme il futuro, un domani diverso e migliore. Troppo spesso si sente di donne vittime di violenze. Giovani ed adulte aggredite, picchiate, costrette a subire maltrattamenti, per strada, ma anche tra le mura domestiche, e, poi, lasciate sole, con la loro sofferenza, il dolore e la paura. Così nasce, quindi, questa iniziativa, realizzata dalle associazioni “Albatros” e “For My Security”, in collaborazione con i comuni di Castano Primo, Turbigo ed Inveruno, con i consultori Asl Milano 1, l’Azienda Sociale e l’istituto d’istruzione superiore “Torno”, e finanziata da Regione Lombardia. E così prendono forma diverse attività ed incontri, qualcuna, già, messa in campo, altre, che si stanno svolgendo in queste settimane, ed altre ancora, invece, che vedranno la luce a breve, dove ciascuna donna abbia la possibilità e, soprattutto, l’opportunità concreta di confrontarsi, parlare ed agire, in prima persona e con il sostegno di esperti e persone qualificate. Domani sera (martedì 1 marzo), alle 21, ad esempio, Villa Rusconi a Castano Primo sarà teatro di un dibattito pubblico sul tema “Dalla parte delle donne”, come riconoscere le diverse forme di violenza e come intervenire – riflessioni su aspetti psicologici e legali. Quindi dal 10 marzo prossimo, sempre la città del nostro territorio, ospiterà, nella palestra di via Del Pozzo, 6 incontri gratuiti di antiaggressione femminile (metodo “Difesa Donna” – studiato per le donne, riservato alle donne). E lo stesso hanno fatto o faranno anche gli altri due comuni che sono parte attiva del progetto, ossia Turbigo ed Inveruno. Non solo. “Si procederà, inoltre, alla creazione di sportelli di ascolto e psicologici per le donne – spiega l’assessore di Castano Primo Francesco Falzone – così da offrire assistenza e informazioni, anche dal punto di vista legale. Ognuna delle realtà coinvolte avrà, pertanto, un ruolo importante e sarà parte attiva nei vari campi che verranno affrontati, con l’obiettivo unanime di costruire una rete attiva a sostegno delle donne”.
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