Milano / Malpensa
Masterplan Malpensa: protocollo d'intesa
La firma direttamente al 39° piano di Palazzo Lombardia a Milano. Da una parte appunto i vertici regionali, quindi la provincia di Varese, Sea ed Enac, dall'altra, invece, i Comuni del Cuv. Sottoscritto, insomma, proprio nelle scorse ore il cosiddetto protocollo d'intesa 'Aeroporto di Malpensa - Masterplan 2035'. "Ringrazio tutte le persone che hanno portato il loro contributo per la realizzazione di questo accordo - ha detto il presidente lombardo, Attilio Fontana - Il lavoro portato avanti è stato certamente faticoso, però ha permesso di raggiungere il risultato migliore che si potesse auspicare, mantenendo l'equilibrio delle differenti e opposte richieste". "Un testo che prende atto di alcune condizioni tecniche, che sono state indicate da Sea e da Enac, in particolare quella relativa al fatto che l'unica possibilità ritenuta praticabile di espansione dell'aeroporto riguarda l'area sud fuori dal sedime aeroportuale. Più nello specifico, la proposta iniziale prevedeva 90 ettari, successivamente le integrazioni sono scese a 60, per arrivare oggi a 44 - ha continuato l'assessore Raffaele Cattaneo - A fronte di ciò, comunque, non va dimenticato che ci sono, altresì, una serie di impegni a tutela del territorio e che sono in capo ai differenti soggetti convolti. Come Regione, ad esempio, ci impegniamo a monitorare (anche attraverso un apposito tavolo tecnico) che ciò che è stato deciso nel protocollo venga realizzato e, in parallelo, a procedere alla conclusione del nostro parere sulla procedura 'Via', sulla base dei contenuti dello stesso documento. Ancora, sono previsti una serie di interventi sulle infrastrutture di accessibilità, quindi l'installazione di due centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria e una revisione dei progetti di compensazione e di equilibrio ambientale già in previsione e ai quali si aggiungono quelli che saranno previsti nel provvedimento di Via". Tasselli fondamentali e necessari (come ci hanno tenuto a ripetere dalla Regione) e che dovranno andare di pari passo con i compiti presi da Sea ed Enac. "Tra i quali, per citarne alcuni, mettere a disposizione del territorio delle aree per iniziative di riqualificazione ambientale e paesaggistica, oltre ad azioni a sostegno delle necessità dei Comuni, ad esempio, nella prospettiva di produzione di energia da fonti rinnovabili. Senza dimenticare che lo sviluppo del Masterplan dovrà avvenire per fasi, ossia 2025, 2030 e 2035 e che sarà condizionata all'effettiva realizzazione delle opere di mitigazione ambientale e di ricostruzione della brughiera - ha commentato di nuovo l'assessore - Infine, Sea si assumerà l'onere della progettazione degli interventi infrastrutturali che riguardano il territorio, così come parteciperà all'accordo di programma di valorizzazione delle aree delocalizzate, istituirà un Academy che si occuperà della formazione e riqualificazione del personale e favorirà opportunità di lavoro. Lo stesso avverrà per la Provincia di Varese, altro ente che ha partecipato alla creazione del protocollo fin dall'inizio e che sarà chiamato, ora, in causa per quanto concerne le infrastrutture di livello provinciale. Per arrivare, poi, ai Comuni, con la parte di realizzazione degli obiettivi definiti durante il lungo tavolo di negoziato, compresa la presa in carico di alcune funzioni sulle aree che vengono retrocesse al territorio". "Il lavoro portato avanti nei mesi scorsi ha consentito di raggiungere un simile e importante risultato - ha spiegato Claudio Eminente, di Enac - Siamo soddisfatti che ci sia stata una condivisione con il territorio di questa iniziativa, che vede uno sviluppo del settore cargo che, negli ultimi anni, ha consentito di superare la pandemia. Dunque, un settore con un grosso sviluppo e che sicuramente porterà un vantaggio alla zona. Ovvio, da un punto di vista ambientale, la soluzione proposta tiene conto delle esigenze dei partner in gioco e, allora, è fondamentale che ciò sia stato compreso". "Ci troviamo di fronte ad una sigla storica per Malpensa - ha affermato Armando Brunini, amministratore delegato di Sea - Siamo, però, consapevoli che si tratta di una tappa intermedia, perché il procedimento 'Via' dovrà andare avanti a livello nazionale, ma comunque è stato compiuto un grande passo. Motivo, dunque, di soddisfazione, anche perché se le cose andranno bene fino in fondo, si creeranno i presupposti affinché l'aeroporto possa continuare a giocare il suo ruolo ed essere infrastruttura chiara e strategica per tutto il nord del Paese e per l'Italia intera. Abbiamo messo le basi, alla fine, per proseguire con lo sviluppo di Malpensa, mitigando al contempo gli effetti negativi sull'ambiente. Massima attenzione, perciò, alla sostenibilità, che ormai è pure nel nostro dna. Sappiamo che per ottenere una licenza ad esistere e crescere, dobbiamo dimostrare di fare la nostra parte e la faremo fino in fondo. In ultimo, sono convinto che questa sigla possa creare anche quel clima di fiducia che, secondo me, è fondamentale per poi successivamente nella fase attuativa fare le cose bene e aiutarci. La cooperazione e la collaborazione a livello locale, infatti, sono e dovranno essere il carburante per il successo di iniziative tanto importanti". "Penso che sia stato fatto un buon lavoro - ha concluso Dimitri Cassani, presidente di turno del Cuv - Il merito va di sicuro a tutti coloro che hanno messo da parte ogni tipo di preconcetto e si sono impegnati per riuscire a portare a casa un simile traguardo. Un bell'evento storico e che da il via ad un percorso, perché noi, con la medesima determinazione con cui siamo arrivati a sottoscrivere l'accordo, vigileremo affinché gli impegni presi vengano rispettati. Condivido, in ultimo, ciò che è stato detto da chi mi ha preceduto, ossia che il recupero di un clima di fiducia e di confronto, anche di chi fa gli investimenti, sia fondamentale. Quindi, auspichiamo davvero che, mai come ore, sia una svolta che possa portare a superare gli scetticismi che ci sono stati negli anni passati nei cofronti di quanti investono sul territorio".
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