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mercoledì 31 luglio 2024 | ore 10:27

San Siro 'cenacolo' per i Cresimandi

Tra canti, splendide coreografie realizzate da tanti figuranti provenienti dagli oratori diocesani, ole del pubblico e preghiere è tornato davvero uno degli appuntamenti più attesi.
MIlano - Incontro Cresimandi 2022

Erano in tantissimi, migliaia e migliaia, famiglie e ragazzi di ogni parte della Diocesi di Milano. Perchè dopo due anni di attesa i 'cresimandi' son tornati a pregare e far festa a San Siro in vista di questo dono di fede.
Dopo la sospensione per la pandemia, è tornato allo stadio Meazza, uno degli incontri più attesi e tradizionali per la nostra Chiesa da quando, nel 1983, lo volle il cardinale Martini. Quello, appunto, tra l’Arcivescovo e i ragazzi della Cresima che affollano gli spalti, con le loro pettorine di 7 colori diversi (per ciascuna delle altrettante Zone pastorali) e l’entusiasmo incontenibile quando fa il suo ingresso in campo l'Arcivescovo Mario Delpini, che poco prima aveva salutato un gruppo di ragazzi disabili e ricevuto in dono le maglie del Milan e dell’Inter, presente la vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo e il direttore della Fom, don Stefano Guidi.
"Tre cose sono avvenute nel Cenacolo, Gesù ha attirato a sé lo sguardo dei discepoli, dicendo: Non guardatevi gli uni gli altri per dire chi è il primo o il migliore. Guardate a me. Tenete fisso lo sguardo su di me, perché non c’è un amore più grande del mio. Quindi, non la distrazione, non l’invidia e la concorrenza, ma volgere lo sguardo a Gesù, colui che è stato trafitto". Da qui l’interrogativo rivolto direttamente ai giovani: "Dove guardi tu?".
"Non guardate troppo internet, la televisione, non guardatevi troppo tra voi quasi per dire che gli altri sono migliori o vi fanno paura. Chi guarda a Gesù non ha paura né del mondo, né dei bulli né di quello che può capitare in futuro".
Poi, il secondo fatto avvenuto nel Cenacolo. "Gesù ha detto: “Io vi do la mia gioia e desidero che la vostra gioia sia piena. Imparate a sorridere, amici miei, imparate a seminare sorrisi, quando è bel tempo e quando piove, quando le cose sono facili e quando sono difficili".
Tra canti, splendide coreografie realizzate da tanti figuranti provenienti dagli oratori diocesani, ole del pubblico e preghiere è tornato davvero uno degli appuntamenti più attesi.

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