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Campus che fa discutere

Per la giunta del sindaco Daniela Colombo è un intervento doveroso e non più differibile. L'opposizione, capeggiata dall'ex primo cittadino Massimo Cozzi, la definisce invece un'operazione infelice sia sul piano logistico che su quello economico. La realizzazione del campus tra le vie Roma, Diaz e Leonardo Da Vinci, con la demolizione della scuola attuale e il suo rifacimento, creano un corto circuito tra le due anime politiche di Nerviano.
Nerviano - Municipio (Foto internet)

Per la giunta del sindaco Daniela Colombo è un intervento doveroso e non più differibile. L'opposizione, capeggiata dall'ex primo cittadino Massimo Cozzi, la definisce invece un'operazione infelice sia sul piano logistico che su quello economico. La realizzazione del campus tra le vie Roma, Diaz e Leonardo Da Vinci, con la demolizione della scuola attuale e il suo rifacimento, creano un corto circuito tra le due anime politiche di Nerviano. In ballo vi è un intervento di circa 14 milioni di euro. L'opposizione incalza con due argomentazioni: primo, la Regione non ha dato il via libera ai finanziamenti per l'operazione, secondo, perché rifare la pavimentazione all'edificio se poi lo si vuole demolire? Per l'assessore ai Lavori Pubblici Sergio Parini, invece, le cose non stanno esattamente in questi termini. Tanto che, ha affermato, "La Regione ha valutato il progetto come interessante, ci ha detto che con questo bando non ci finanzia la demolizione, ma che la nuova scuola si può considerare tra i progetti papabili, vorrei ricordare che Nerviano ha il diritto di essere ambiziosa al pari di ogni altro comune così come che i tecnici incaricati dall'Amministrazione precedente sulle operazioni sulle scuole a cui sarebbe opportuno procedere hanno sottolineato l'opportunità di realizzare un intervento alla volta e non piccoli interventi tampone". Parini ha confessato di essere anch'egli inizialmente perplesso sul discorso della demolizione. "Confrontandomi con i numeri - ha proseguito - ho però rivisto la mia posizione considerando che per ristrutturare quell'edificio costruito in qualche maniera si spenderebbero gli stessi soldi che per rifarlo nuovo e più efficiente". Il sindaco Daniela Colombo, dal canto suo, ha integrato l'analisi del collega di giunta ricordando che "il plesso scolastico prevede due scuole e due palestre e se ne sente assolutamente il bisogno perché qui ci sono alcune scuole da terzo mondo che pagano lo scotto di decenni di mancata programmazione".

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