Milano / Malpensa
Rom: e a Milano che succede?
- 08/02/2011 - 17:14
- Politica
“A Roma assistiamo oggi al dolore tardivo del sindaco e a un tentativo di riparazione rispetto ai suoi mancati interventi, con la proclamazione della giornata di lutto cittadino. Si fatica a condividere queste risposte che arrivano a tragedia avvenuta, così inutili, c’è solo la speranza che possa nascere una vera consapevolezza che bisogna fare e non rammaricarsi a posteriori. – afferma Patrizia Toia - E allora se vogliamo prevenire dobbiamo chiederci anche a Milano costa sta succedendo”.
“Chiedo al sindaco Moratti, che finora ha fatto per lo più la politica degli sgomberi, sotto le spinte leghiste e anti-rom, cosa intende fare per questi bambini che vivono nei campi rom, perché non accada anche qui che si debba assistere ad un urlo tardivo come quello annunciato da Alemanno?”.
“Sindaco Moratti, che non ha mai risposto su questo tema e ha mandato sempre allo sbaraglio i suoi assessori, senza dare le necessarie coperture e la necessaria forza politica, ci dica cosa intende fare per non urlare domani il suo dolore. E ancora: ha capito che gli allontanamenti o gli sgomberi sono trattamenti che si riservano agli esseri randagi e non agli esseri umani? Ha capito che ogni sgombero, senza soluzioni alternative, diventa solo un accampamento ancora più scomodo, ancora più freddo e ancora più rischioso? Ha capito che dopo la baracca c’è la capanna e dopo la capanna c’è il cartone e le pareti composte da quattro tende sbrindellate?”.
“Accanto ai lustrini e alle spese dissennate ed enormi dell’Expo, che ne è, Sindaco Moratti, dei bambini che a Milano dormono sotto a quattro assi di legno o nel cartone, col braciere acceso e i topi ch scorazzano? Non le è più consentito, per la carica che ricopre, di continuare a non rispondere: questi bambini, esposti a ogni rischio sono cittadini della sua Grande Milano. Interveniamo oggi per non urlare un farisaico dolore il giorno dopo.”, conclude Patrizia Toia.
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