Milano / Malpensa
'Caro' energia su stelle di Natale
Il caro delle bollette energetiche fa schizzare verso l’alto i costi di produzione delle stelle di Natale nei vivai lombardi, con i produttori che laddove possibile stanno comunque evitando di far ricadere sulle famiglie gli aumenti che si trovano ad affrontare. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale nel sottolineare che per questa tipologia di fiore sono richiesti fra i 15 e i 20 gradi all’interno delle serre e con le temperature che vanno sotto zero è necessario compensare facendo lavorare al massimo le caldaie con un vero e proprio salasso per i vivaisti. Il rincaro dei costi energetici – continua la Coldiretti – si trasferisce sui costi di produzione, dall’elettricità al gasolio fino a quello per gli imballaggi e alla plastica per i vasetti dei fiori, rendendo insostenibile la situazione. "Si tratta di un problema reale – spiega Fernando Fiori, floricoltore di Varese – con rincari pesanti e generalizzati che non risparmiano neanche concimi e terricci. Nelle nostre zone incidono in maniera netta sui costi di produzione, fino a punte del 30% in più”. “I prezzi al pubblico però non hanno subito scossoni – precisa Guido Ratti, produttore di Alzate Brianza (Como) – e sono rimasti in linea con quelli dello scorso anno”. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ il fiore simbolo del Natale è ricercato quest’anno dal 49% degli italiani che non vogliono rinunciare a decorare le proprio case. I prezzi variano a seconda delle dimensioni, del vaso e possono andare dai 5 fino ai 150 euro per le varietà più strutturate o a quelle ad alberello. In Lombardia – precisa la Coldiretti regionale – il picco delle richieste è atteso per i giorni proprio a ridosso delle feste e la spesa media si attesta generalmente intorno ai 15/20 euro. Le colorazioni più ricercate sono quelle tipiche della tradizione. “Le stelle di Natale sono un grande classico: il mercato tiene e le vendite vanno bene. Le più richieste sono sempre quelle rosse – dichiara Marcello Doniselli, florovivaista di Baranzate nel Milanese -. Per quanto riguarda i prezzi al pubblico siamo sui livelli dello scorso anno: sarebbe stato difficile venderle a prezzi del 30% superiori a quelli del 2020”. “Le Stelle di Natale sono sicuramente tra i fiori più gettonati di questo periodo, in particolare quelle rosse: circa 7 su 10 di quelle che vendiamo sono di questo colore – conferma Carlo Donini florovivaista di Trescore Balneario (Bergamo) -. Quest’anno l’aumento dei costi di produzione è stato particolarmente pesante, a partire da quelli energetici. Come azienda abbiamo comunque cercato di assorbire il più possibile i forti rincari del gasolio e dell’energia elettrica, in modo da attenuare l’impatto sul consumatore”. Per ottimizzare l’acquisto e far sopravvivere le stelle di Natale alle feste, la Coldiretti ricorda che la pianta è ancora viva anche dopo la perdita delle foglie ed che è molto importante mantenerla durante il periodo di “stasi” all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta "brevidiurna" che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile – informa la Coldiretti – sarà opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami. Un ultimo piccolo accorgimento – conclude la Coldiretti – per far rifiorire la stella di Natale è la concimazione, quest’essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. Così facendo l’anno successivo si potrà avere ancora la stella di Natale, scientificamente chiamata Euphorbia pulcherrima (dal latino bellissima), facendo fruttare gli acquisti fatti durante queste festività.
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