Milano / Malpensa
Apre tutto, ma chiude il ponte
Certo, sarà pure una coincidenza, ma, come era inevitabile, a tanti (e, in fondo, diversamente non avrebbe potuto essere) le domande sono venute spontanee: "Non si poteva chiudere durante il lockdown? O almeno quando molte attività avevano ancora le serrande abbassate?". Già, perché mentre gran parte dell'Italia, con la 'zona bianca', riapre ecco, però, che tra Lombardia e Piemonte (per la precisione tra Turbigo e Galliate) scatta il 'fermo' del ponte di ferro sul Ticino. Stop, insomma, al passaggio dei veicoli fino al 30 settembre prossimo (individuati percorsi alternativi lungo l'autostrada A4 Milano-Torino, sulla statale 527 Bustese e sulla ex SS 11) ed a quello dei treni, invece, fino alla metà di luglio (previsti autobus sostitutivi), con l'unica possibilità di attraversamento che potrà avvenire a piedi oppure in bicicletta. E tutto ciò, è bene precisarlo mica che qualcuno possa pensare che si stia mettendo in discussione l'importanza dell'opera (nessuno l'ha fatto o ha intenzione di farlo, ci mancherebbe) si è reso necessario per una serie di fondamentali interventi di adeguamento strutturale, che vedranno la demolizione e il rifacimento della soletta stradale, consentendo così un ammodernamento della tratta ferroviaria Saronno-Novara, e la pulizia e la muntenzione degli appoggi; ma, allo stesso tempo, nemmeno ci si poteva aspettare che la gente non si sarebbe posta alcuni interrogativi.
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