Milano / Malpensa
Gruppo Cap e Acqua Novara.Vco insieme
- 03/06/2021 - 13:12
- Energia & Ambiente
- Novara
Condividere best practice e competenze per dare vita a sinergie industriali in grado di migliorare i processi del sistema idrico integrato; mettere in campo studi e ricerche per incentivare l’utilizzo di acqua depurata a scopo irriguo; pensare a strumenti finanziari e a gare di green procurement in linea con i principi indicati dagli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU; definire, coinvolgendo anche gli stakeholder, un vero e proprio Piano di Sostenibilità per il territorio del Lago Maggiore e del Ticino, patrimonio idrico di Piemonte e Lombardia, al fine di proteggerne la biodiversità e promuovere il territorio. E ancora, sviluppare strategie commerciali per convertire gli scarti alimentari in biogas e biometano. Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato dei Comuni della Città metropolitana di Milano e Acqua Novara.VCO, azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 140 Comuni delle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, proseguono nel cammino comune per la crescita e lo sviluppo ambientale, sociale ed economico del territorio del Lago Maggiore e del Ticino, secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dall’Agenda 2030 dell’ONU. “L’esperienza di Water Alliance – Acque di Lombardia ci ha dimostrato come il network di imprese sia il modello da replicare per gestire una risorsa, quella dell’acqua, che per sua definizione non ha confini, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Con questa nuova sinergia, CAP e Acqua Novara mirano a condividere una visione strategica su un territorio che è patrimonio comune, sebbene appartenga a due diverse amministrazioni. Fare rete ci permette di convertire le sfide in opportunità a tutto vantaggio di cittadini e ambiente”. “Il lavoro che abbiamo avviato è ambizioso”, richiama l’amministratore delegato di Acqua Novara.VCO Daniele Barbone. “Partire dalla sostenibilità dei nostri processi e servizi, e contribuire alla sostenibilità complessiva del territorio. Abbiamo di fronte sfide decisive, solo attingendo alle reciproche migliori competenze, potremo affrontarle nell’interesse dei cittadini e delle realtà che serviamo, delle amministrazioni locali e degli stakeholder”. La visione comune, siglata in un protocollo d'intesa nell'autunno 2020, in questi mesi ha portato a scambi di esperienze e tavoli di confronto. Le tematiche della collaborazione sono finalizzate al perseguimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) definiti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare: l’SDG 6, che mira a “garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”, l’SDG 9 che indica la rotta per “costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile”; e l’SDG 12 che intende “garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo”. Nello specifico le due società in house stanno approfondendo: le interrelazioni tra i territori gestiti nel bacino del Lago Maggiore e del Ticino (SDG 6), le applicazioni legate allo sviluppo delle tecnologie digitali di data analysis al ciclo idrico integrato e la fruizione di sistemi e banche dati comuni (SDG 9), e infine i modelli di bioeconomia, di programmazione e di utilizzo sostenibile della risorsa idrica (SDG 12). Dai tavoli di lavoro, che servono per definire gli ambiti operativi, si passa dunque alla messa a terra di strategie concrete che hanno avuto come punto di partenza la mappatura delle reti e delle infrastrutture fognarie e acquedottistiche per individuare interrelazioni tra i territori gestiti, sviluppare politiche integrate e garantire la gestione omogenea e coordinata degli interventi sui bacini idrografici. Il contratto di rete è un innovativo modello di collaborazione tra imprese, introdotto nell'ordinamento italiano nel 2009, che consente alle aziende aggregate di realizzare progetti e obiettivi condivisi nell’ottica di incrementare la propria capacità innovativa e la competitività sul mercato, pur mantenendo ciascuna di esse indipendenza, autonomia e specialità.
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