Milano / Malpensa
Burgnich, la 'roccia' del calcio
- 26/05/2021 - 08:18
- Sport
Le maglie dell'Inter e della Nazionale Italiana addosso e nel cuore. L'esempio di grinta, impegno, carisma e determinazione, tanto da essere soprannominato la roccia. Il campione in campo e fuori, alla fine, che aveva scritto pagine e pagine di storia del calcio. Il simbolo, il riferimento, la bandiera che anche se oggi, purtroppo, non c'è più (volato via per sempre, nelle scorse ore, a 82 anni), continuerà a vivere nei ricordi e nelle immagini di quegli strepitosi anni. Perché Tarcisio Burgnich era quello che si definisce un calciatore davvero d'altri tempi. Terzino destro, stopper o libero, dopo essere cresciuto nell'Udinese viene acquistato dalla Juventus (senza però trovare sufficiente spazio) per poi passare al Palermo e quindi, nel 1962, appunto in nerazzurro, dove diventerà un tassello fondamentale della difesa di Helenio Herrera. All'Inter rimarrà per 12 anni, conquistando otto trofei: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Chiuderà la carriera al Napoli, mentre con la maglia Azzurra della Nazionale fa parte del gruppo che vince l'Europeo nel 1968 e, successivamente, arriva in finale a Messico '70. Appesa, come si dice, le scarpe al chiodo, Burgnich si accomoda in panchina, allenando diverse squadre, fino all'ultima esperienza nel 2001 a Pescara. La roccia, insomma, capace di far vivere momenti ed emozioni uniche ai suoi tifosi e più in generale ai tanti appassionati di calcio; la roccia che era e rimarrà nei cuori di tutti.
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