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lunedì 25 novembre 2024 | ore 09:30

'Fanghi, Ricerca e Agricoltura'

Tavolo di lavoro online organizzato da ANCI Lombardia e Water Alliance-Acque di Lombardia, la rete che riunisce tutte le imprese idriche pubbliche della Lombardia e che rappresenta il più grande agglomerato su scala nazionale.
Territorio - Fanghi di depurazione (Foto internet)

La valorizzazione dei prodotti derivanti dai processi di depurazione delle acque, un approccio sempre più circolare e sostenibile al servizio idrico integrato e l’impegno a costruire nuove sinergie tra gestori del servizio idrico, istituzioni e mondo della ricerca per promuovere l’innovazione. È quanto emerso dal tavolo di lavoro online intitolato 'Fanghi, Ricerca e Agricoltura', tenutosi mercoledì 5 maggio e organizzato da ANCI Lombardia e Water Alliance-Acque di Lombardia, la rete che riunisce tutte le imprese idriche pubbliche della Lombardia e che rappresenta il più grande agglomerato su scala nazionale. L’iniziativa ha visto la partecipazione di importanti player del settore, tra cui Regione Lombardia, i Comuni di San Martino Siccomario, Lodi Vecchio e Monticelli Pavese, ERSAF, Arpa Lombardia, Coldiretti Lombardia, ANBI Lombardia, CNR, Ref Ricerche, Legambiente Lombardia, Consorzio italiano Compostatori, Energia Media, Università Politecnica delle Marche, Università degli studi di Brescia e il Politecnico di Milano, che si sono confrontati su tematiche cruciali relative all’economia circolare. In particolare, il tavolo si è incentrato sulle soluzioni più efficaci per valorizzare i fanghi di depurazione, sulla possibilità e sulle condizioni del loro riutilizzo in agricoltura e sulle tecnologie che possono garantire la sostenibilità dei processi di depurazione. Nel corso del tavolo sono state presentate anche le attività di Water Alliance, che si sta impegnando per una gestione sempre più circolare dei fanghi prodotti dai propri depuratori affinché nulla venga sprecato. Il fango ottenuto dalla depurazione, del resto, è una preziosa risorsa da cui si possono ottenere diversi prodotti quali i fertilizzanti, lo zolfo, diversi chemicals e le sabbie. I fanghi, peraltro, possono essere una fonte formidabile per la produzione energetica di biogas e di biocarburanti. In questo processo è possibile valorizzare anche le acque reflue che possono essere utilizzate per fini agricoli e anche civili, con un evidente risparmio della risorsa idrica. Una chiusura effettiva del cerchio, in grado di efficientare e ottimizzare un processo decisivo come quello della depurazione. "La gestione dei fanghi di depurazione può essere una preziosa occasione nell’ambito degli sviluppi dell’economia circolare, in cui i gestori del servizio idrico integrato giocheranno un ruolo cruciale, valorizzando quello che fino a pochi anni fa veniva ritenuto uno scarto da portare in discarica ­– ha commentato Stefano Bina, direttore generale di Pavia Acque e coordinatore area strategica fanghi di Water Alliance. Riduzione e valorizzazione dei fanghi sono i due obiettivi della strategia di Water Alliance, che tramite i suoi progetti di sperimentazione si sta impegnando per innescare una dinamica virtuosa che porti benefici a tutta la filiera: cittadini, territori, enti locali e mondo dell’agricoltura. Il dialogo costruttivo avviato durante il tavolo di lavoro – ha concluso Bina – è il primo passo per costruire un progetto di lungo periodo che ci permetterà di trovare una soluzione stabile alla questione fanghi in Lombardia". "La gestione dei fanghi di depurazione costituisce un test significativo dell’applicazione concreta dei concetti di sviluppo sostenibile ­– ha affermato Fabio Binelli, coordinatore Dipartimento Servizi Pubblici Locali, Ambiente, Politiche Agricole e Green economy di ANCI Lombardia. Lo stimolo generato dall’insoddisfazione di molte comunità locali nei confronti di un generico smaltimento dei fanghi in agricoltura ha indotto le aziende del servizio idrico integrato lombardo a proseguire con ancora maggiore energia lungo un percorso virtuoso in cui le soluzioni tecnologicamente più avanzate vengono sperimentate, per restituire al settore agricolo un prodotto di qualità che sostenga le produzioni agricole senza danneggiare l’ambiente e le comunità locali. Sebbene il percorso sia complesso, il metodo del confronto con i diversi portatori di interesse garantisce di approcciare il tema in modo innovativo; l’auspicio è che il legislatore prenda spunto da queste iniziative per sostenere in termini normativi lo sforzo compiuto dalle aziende della rete di Water Alliance, di cui sono soci i Comuni della Lombardia".

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