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sabato 27 luglio 2024 | ore 18:37

Un viaggio di speranza e amicizia

L'estate in Bielorussia di alcune nostre famiglie. "E' stata un'emozione unica!"
Nosate - Una foto scattata durante il viaggio

Un viaggio per portare la speranza, mantenere legami ormai divenuti indissolubili e rivedere le persone care che vivono lontano: tutto questo è stato il soggiorno in Bielorussia di un gruppo composto da Silvano, Milena e Marta Sporchia, Micaela e Maria Carla Ferrari, Rosangela Garavaglia, Luigi Spreafico e Antonio Sansottera. Persone normali, che hanno deciso di intraprendere questo viaggio per rivedere i bambini bielorussi che hanno ospitato in passato nelle loro case, mediante l’aiuto dell’Associazione ‘Aiutiamoli a Vivere’, e rinnovare loro l’affetto che provano. “Siamo stati in quelle zone dal 9 al 16 agosto; abbiamo prenotato il soggiorno presso un’agenzia di viaggi specializzata, tramite la quale ci siamo procurati i biglietti aerei, un pullmino con autista per spostarci in loco e un’interprete – ci spiega la famiglia Sporchia, residente a Nosate – Abbiamo trascorso qualche giorno a Minsk, la capitale, e ci siamo recati nei villaggi di tanti bambini che sono stati ospitati in Italia da noi o da nostri amici: abbiamo consegnato, così, lettere e regali. Rivedere i bimbi, che ormai si sono fatti grandi, è davvero un’emozione forte: viene proprio il magone!”. Questo soggiorno in Bielorussia non è il primo per la famiglia Sporchia, che due anni fa si era già recata nello stato estero. “Quello che colpisce sicuramente è il fatto che questi piccoli e le loro famiglie non hanno niente: non c’è acqua corrente, ma ci sono pozzi; per il gas utilizzano le bombole; sui tetti delle case c’è ancora l’eternit. E pensare che a soli pochi chilometri dai loro villaggi, nelle città, ci sono luci ovunque, bellissimi luoghi, casinò e discoteche: le strade su cui affacciano le loro abitazioni, invece, non sono neanche illuminate”. Nonostante tutto, grande è la dignità di queste persone, la loro riconoscenza e ospitalità: “La mamma dei tre bambini che abbiamo accolto in questi anni ci aveva preparato una camera bellissima, ma purtroppo abbiamo dovuto declinare l’invito per ragioni burocratiche: per la compilazione del visto eravamo obbligati a soggiornare in hotel. Ma la loro gentilezza è grande: e pensare che quando abbiamo invitato la famiglia a cena fuori in un ristorante erano estremamente imbarazzati, non hanno davvero nulla…”. La famiglia Sporchia e i loro compagni di viaggio hanno anche avuto la possibilità di visitare il paese con le loro guide d’eccezione: “È molto bello, ci sono chiese straordinarie e grandi parchi verdi. È stata un’emozione indescrivibile conoscere la loro cultura, le tradizioni, assaggiare i piatti tipici. Rimani davvero affascinato da questa vita tanto diversa dalla nostra”. L’avventura bielorussa di queste famiglie, tuttavia, non finisce qui: nei giorni scorsi, infatti, sono arrivati i bambini ospiti dagli Sporchia e dai Ferrari. “Questo sarà il settimo anno che ospitiamo un piccolo Bielorusso – concludono – E, di sicuro, non sarà l’ultimo”.

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