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sabato 23 novembre 2024 | ore 00:27

Occhio Silvio che ti cresce il naso...

Il Milan è stata tra le società più attive nel mercato estivo
Sport - Silvio Berlusconi (Foto internet)

"A che gioco si è giocato". Verrebbe da chiedersi. E sono in molti a farlo! "Al calcio... è ovvio!", potrebbe essere la risposta più azzeccata. Ma non è di pallone e di sfide sul campo che stiamo parlando, bensì di quello che è successo negli uffici e nelle sedi delle diverse società, per meglio capirci di calciomercato. Milan 'regina', in tutto e per tutto, di questa sessione estiva (come negarlo), però... "Occhio Silvio che ti cresce il naso...". Il presidente, il numero uno dei rossoneri, aveva, più e più volte, ribadito (c'eravamo anche noi a metà luglio in occasione del primo giorno di raduno della squadra a Milanello) "In questi anni dobbiamo guardare al fair play finanziario. E' una realtà da tenere in considerazione". E, invece, ecco i due colpi 'principe' dell'estate: prima Ibrahimovic, poi Robinho (giusto che le cifre non sono elevate, ma la filosofia iniziale era ben differente). Ancora "Ibra? Non penso possa coesistere con lo spogliatoio attuale". E, di contro, chi è stato preso: Ibra, avete capito bene. "Vogliamo puntare sui giovani. Ragazzi di 22 o 23 anni, magari anche meno, campioni da fare crescere, visto che molti nostri veterani il prossimo anno saranno in scadenza di contratto..." E chi prende: prima Yepes (che un giovanotto, certo, non è, e, poi, lo stesso Ibra, che, è vero a solo 28 anni, ma non rispecchia l'identikit fornita al raduno). "La squadra è già forte così. Abbiamo l'organico per puntare in alto...". E, poi, che succede: Borriello non rientra più nei piani e si trasferisce a Roma, così lo stesso Huntelaar (oggi allo Schalke 04). Sono queste solo alcune delle principali affermazioni del presidente Berlusconi. Abbiamo preso, a nostro modesto avviso, le più significative, con un dubbio: Che cosa è successo dalla metà di luglio ad oggi? E' accaduto qualcosa che ha fatto cambiare idea al numero uno rossonero? Oppure, quanto detto, è stata una straordinaria strategia di mercato? Una tattica per spiazzare gli avversari e portare a termine i colpi prestabiliti? Se così fosse, allora... 'tanto di cappello' a Berlusconi, ad Adriano Galliani ed al Milan (a cui aggiungiamo anche Mino Raiola, l'uomo della svolta per i rossoneri). Se, invece, fosse realmente cambiato qualcosa nelle ultime settimane. Beh... chissà che qualcuno, in futuro, non ci dica cosa!

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