Milano / Malpensa
In moto... sicuri
- 26/02/2021 - 12:08
- Motori
L’ASD aMotoMio.it da sempre crede nella sicurezza e ritiene che comportamenti responsabili e una adeguata capacità di guida possano essere fondamentali per evitare inutili rischi.
Abbiamo chiesto a Rodolfo Giulietti, Tecnico Federale di primo livello della FMI, la collaborazione per stendere un ideale, seppur personale, decalogo sulla guida sicura in moto.
Fermo restando che l’uso di un abbigliamento protettivo è fondamentale e da indossare sempre, casco, giubbotto stivali etc., che rivestono un ruolo di sicurezza passiva, possiamo fare di più con uno stile di guida adeguato, quello che si concretizza in vera sicurezza attiva.
NATI IMPARATI?? NO GRAZIE!
Non a caso metto questo punto come prima voce della classifica. E’ noto che i neofiti sono decisamente più ricettivi ai concetti di guida sicura, mentre chi va in moto da 20/30/40 anni spesso non solo crede di guidare in maniera perfetta, ma persino di poterlo insegnare agli altri. Guidare da tanti anni fa ci fa sicuramente essere più “navigati” di un esordiente, ma non per questo vuol dire che il nostro stile di guida sia il migliore o che comunque ci faccia guidare la moto in sicurezza. Far cambiare abitudini a chi va in moto da tanto tempo è davvero cosa molto difficile, soprattutto quella presunzione tutta italica di essere “er mejo”.
LA POSIZIONE IN SELLA
Una corretta postura in sella aumenta decisamente il feeling di guida e il controllo sul mezzo che stiamo guidando. Non scordiamoci mai che la moto si guida di corpo, e il rapporto tra il nostro peso e quello del mezzo è talmente ridotto che lo spostamento delle masse corporee diventa fondamentale per guidare in sicurezza; una corretta posizione in sella, indipendentemente dalla tipologia di moto guidata, aiuta anche dal punto di vista fisico; una guida “sacco di patate style” appoggiato/appeso alla moto non solo è controproducente, ma può essere causa di indolenzimento della bassa schiena o degli arti.
LO SGUARDO
Avete mai sentito dire che la moto va dove si guarda? Beh è pura verità Senza entrare nel principio fisico della scomposizione delle forze, una buona traiettoria, soprattutto in curva, la si ottiene abituandosi ad usare lo sguardo, a tenerlo profondo sulla strada guardando la dove si vuole portare la propria moto. Provare per credere. Ah…se tentate di affrontare una curva a velocità smodata e non commisurata alla curva stessa, potete guardare dove volete ma finirete fuori strada, un po’ alla Joe Bar. Quando un ostacolo ci taglia strada, tralasciando per un attimo tutti gli altri fattori contingenti, gli si finisce contro anche per il fatto che lo si fissa con lo sguardo, come se fosse uno “sgradito” bersaglio
SICUREZZA NON VUOL DIRE VELOCITA'
Spesso sento i motociclisti confondere un corso di guida sicura con un corso di guida veloce. Imparare a guidare in maniera dinamica e sicura non vuol dire andare più forte, ma vuol dire divertirsi e forse anche di più. Non è mica un segreto che tanti smanettoni pur di dimostrare di essere i più veloci, tagliano le curve, o guidano sempre al limite della linea di mezzeria; il bello di andare in moto è fare le curve, impostare la giusta linea di percorrenza e godere di un tracciato sinuoso, se “taglio” che piacere c’è?
L’OSSERVAZIONE DELLA STRADA
Saper interpretare la strada che ci sta davanti è fondamentale. Con la vista certo, dicevamo sopra, lo sguardo deve sempre “viaggiare lontano", guardare a terra appena davanti alla ruota anteriore non serve a molto, li quello che deve succedere, sta già accadendo; se guardi poco più avanti, e vedi una buca è tardi, ci sei dentro. Se guardi molto più avanti rispetto alla tua posizione tutto diventa più prevedibile. Ma non solo sguardo…anche l’olfatto…odori strani dovrebbero farci riflettere e rallentare. Se, ad esempio, su un passo montano c’è puzza di gasolio, magari un camion o un mezzo agricolo ha perso del carburante sulla carreggiata…ed è buona cosa evitarne le chiazze, soprattutto se piove o ha appena smesso.
PIEGA ESAGERATA VADE RETRO
Più la moto è inclinata, meno porzione di gomma poggia sull’asfalto, e di conseguenza aderenza ridotta. Una corretta posizione di guida (punto 2) aiuta ad inclinare meno la moto, pur tenendo velocità di percorrenza in curva tale da farci divertire. In una piega estrema su strada il margine in caso di imprevisti è ridottissimo, non scordatelo mai.
CORRETTA MANUTENZIONE DELLA MOTO
Davvero devo spiegare questo punto? Davvero ancora oggi dobbiamo ricordare di controllare corretta pressione penumatici, corretta tensione catena, usura battistrada, stato sospensioni ecc.??? no dai…davvero? Beh comunque sia vale la pena soffermarci un po’ sugli pneumatici, perché sono il punto di contatto a terra, con la strada con l’asfalto. La pressione andrebbe controllata ogni volta prima di uscire, soprattutto se tra una uscita e l’altra passa molto tempo. Va verificata l’usura e il battistrada residuo, ma non dobbiamo dimenticarci di verificare l’anno di produzione della gomma. Molti di noi precorrono poche migliaia di Km all’anno quindi possiamo ritrovarci con gomme con ancora molto spessore disponibile ma che magari dopo 4/5 anni non possiamo più definire “fresche” e performanti come al momento dell’acquisto. Sulle gomme non si deve risparmiare. Mai!!! Cambiarle spesso aiuta la nostra incolumità.
SAPER GESTIRE IL PROPRIO MEZZO
Non intendiamo solo nel momento in cui si guida; una volta mollata la frizione e partiti è tutto facile. No intendiamo che bisognerebbe scegliere una moto che poi noi si sappia gestire in qualsiasi situazione: manovre, parcheggio, “retromarcia” ecc. a volte le cadute più rovinose e con conseguenze sono quelle da fermo
9 – AFFIDATI A CHI NE SA DAVVERO
Nel nostro bel paese ci sono tante scuole di guida sicura in moto, con tanti bravi istruttori, ma anche con tanti che si “improvvisano”, vuoi per un ego smisurato o per esigenze economiche. Scegliere non è mai facile, ma affidarsi ad un bravo istruttore e/o ad una scuola qualificata è un passaggio fondamentale che ogni motociclista dovrebbe fare almeno una volta (ma anche di più) nella sua carriera. Inutile dire che la FMI (federazione motociclistica italiana) forma e tiene aggiornati ogni anno molti istruttori, così come ci sono realtà altrettanto valide al di fuori della federazione. I corsi ci sono per tutti i livelli, dal piazzale, alla strada, ai tour “didattici” che uniscono il piacere di andare a quello di apprendere. I soldi spesi per un buon corso di guida sicura sono i soldi meglio spesi…e si anche di quelli che vorresti spendere per quella scintillante marmitta con terminale in carbonio.
LA CONSAPEVOLEZZA
Sulla strada aimè non siamo soli. Chi scrive va in moto da 30 anni e più, e la strada è cambiata e anche molto. Sono arrivati i telefonini in mano agli automobilisti, l’impunità, le assicurazioni non pagate o farlocche, la strafottenza, la superbia, il menefreghismo. I manti stradali sono peggiorati, le buche sono crateri, e l’asfalto il più delle volte ha lo stesso grip di un’anguilla insaponata. Essere consapevoli ed acquisire automatismi per agire in fretta in caso di necessità è davvero fondamentale.
Chi è RODOLFO GIULIETTI
Rodolfo Giulietti è, come già detto, Tecnico Federale di primo livello della FMI.
Inoltre è anche promotore del progetto MotoGT (www.motogt.team ) che si propone di avvicinare quanti più motociclisti possibili ai corsi di guida, proponendo giornate di “assaggio”, dove semplicemente si fa una gita accompagnati da istruttori di guida che iniziano a dare una infarinatura dei concetti di guida sicura. E’ chiaro che i corsi veri e propri sono molto più strutturati anche perché di solito sviluppati su più giorni con un diverso impatto anche economico. Quindi se prima di investire (in maniera sacrosanta) su un corso di guida vero e proprio vuoi un assaggio, un aperitivo, forse il progetto MotoGT è quello che fa per te. (ASD aMotoMio.it)
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