Milano / Malpensa
"Al Covid non piace nuotare"
- 24/10/2020 - 06:55
- Cuggiono
- Salute
- Sport locale
Lo sport è uno dei campi più coinvolti dall’emergenza sanitaria e dai DPCM che si sono susseguiti dall’ormai lontano 23 febbraio 2020. Un’emergenza ancora attuale che va a colpire tutti i settori, tra cui attività ricreative e sportive. Il necessario distanziamento sociale e le norme spesso cozzano con l’attività fisica o almeno così ci dicono. Quindi chiusure e divieti che vanno a colpire per primi gli sport da contatto e poi via via gli altri con restrizioni più o meno intense e spesso non sempre logiche. Ecco che la realtà piscina viene unificata a tutti le altre discipline sportive senza tenere conto che l’ambiente delle Piscine, soprattutto Coperte, risulta uno degli ambienti più “sanificati”. Si tenga presente che per una adeguata sanificazione degli ambienti e degli oggetti viene consigliata una soluzione di cloro alla percentuale dello 0,02 % ; ecco che nell’acqua delle piscine viene stabilito di legge un range di concentrazione di cloro compreso tra lo 0,8 e l’1,5, molto superiore alla percentuale di cui sopra. Certo, in acqua, ma anche nell’aria dell’ambiente, quel classico odore di “Piscina”, l’ evaporazione porta ad avere una concentrazione calcolata in circa, secondo la il sistema di ventilazione, compresa tra gli 0,03 e 0,05 %, praticamente sempre superiore alla soglia minima. Certo a questo deve comunque e sempre essere affiancato un adeguato protocollo di regole e comportamenti per garantire la massima sicurezza, ma questo dipende dalla gestione e soprattutto dal comportamento responsabile dell’utenza, ma comunque già l’ambiente Piscina risulta ostico, direi letale, per Covid19. L’ultimo DPCM imponeva alle strutture sportive, piscine comprese l’adeguamento delle normative previste dal decreto stesso entro una settimana dall’emissione, ma la maggior parte degli impianti già si era mossa in anticipo. La stessa GAMES snc che gestisce l’impianto di Cuggiono fin dalla riapertura dell’impianto il 7 settembre si era prodigata a stabilire comportamenti e regole in rispetto del distanziamento sociale e della sanificazione di ambienti e attrezzature, pertanto all’uscita del nuovo DPCM ha dovuto semplicemente confermare le regole e le modalità che già erano in atto precedentemente. La piscina quindi è aperta e sicura, al Covid19 non piace il cloro e probabilmente nemmeno nuotare.
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