Milano / Malpensa
Gita 'virtuale' da Inveruno a Urbino
Pochi giorni fa, le classi prime e seconde della scuola secondaria di secondo grado di Inveruno sono state in gita a Urbino, nelle Marche. Sì, avete letto bene, e ci sono andati senza infrangere alcun decreto. Come han fatto? Mediante un utilizzo geniale e intelligente della tecnologia.
“Abbiamo partecipato a Codytrip, ovvero una gita virtuale, organizzata dal professor Alessandro Bogliolo, docente di informatica applicata dell'Università di Urbino – racconta entusiasta Mara Balasso, professoressa di Tecnologia della scuola media, la quale ha “accompagnato†i ragazzi in gita – Lo scopo dell'iniziativa era fare esperimenti di coding in un grande cinema e usare tutto il centro storico come terreno di gioco, visitando in modo inconsueto la città di Urbino, patrimonio dell’Unesco e cuore del Rinascimento. L'occasione? Il 2020 è l’anno delle celebrazioni raffaellesche e Urbino era più che mai pronta ad accogliere le scuole offrendo esperienze di coding, arte e cultura. Poi è arrivata la pandemia... e la gita da fisica è diventata virtualeâ€.
In che senso? “Tutto è stato organizzato come se fosse una vera gita: quindi, son stati coinvolti i dirigenti, i consigli di classe, i genitori per i permessi. Poi, i ragazzi, da casa loro, tramite supporto tecnologico, si son collegati, partecipando a ogni momento dell'iniziativa, come se fossero davvero in gita: il trasferimento in pullman, le passeggiate alla scoperta del borgo, la visita a Palazzo Ducale, la cena in albergo, il pigiama party, la colazione tutti insieme l'indomani, la visita alla casa di Raffaello... il tutto condito da giochi di codingâ€.
“Son stati un giorno e mezzo di vera condivisione, di divertimento e di apprendimento, in cui ai ragazzi, ma anche a noi docenti, è sembrato di evadere un po' dalla solita routine. Eravamo in 7 mila collegati da tutte le scuole d'Italia: la promessa che ci ha strappato il Prof. Bogliolo è di visitare fisicamente appena possibile Urbino, che ci aspetta a braccia aperte. Infine, non dimentichiamo l'insegnamento più grande di tutti: la tecnologia, se usata in modo intelligente, consente di fare cose straordinarie. Speriamo che questa pandemia ci abbia aperto gli occhi!â€.
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