Milano / Malpensa
I 'nostri' Cavalieri al merito
"Un giusto e meritato riconoscimento a chi, a vario titolo, si è impegnato ed ha offerto un concreto e importante contributo al contrasto al Coronavirus". Così il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta la decisione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di insignire dell'onorificenza di 'Cavaliere al merito della Repubblica' alcuni cittadini che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l'emergenza COVID-19. Tra questi figurano anche i nuovi Cavalieri che hanno offerto il loro aiuto in Lombardia. E nello specifico, allora: Annalisa Malara e Laura Ricevuti, rispettivamente anestesista di Lodi e medico del reparto medicina di Codogno (si tratta dei primi medici che hanno curato il paziente 1 italiano), quindi Maurizio Cecconi, professore di anestesia e cure intensive all'Università Humanitas di Milano (il medico è stato definito come uno dei tre eroi mondiali della pandemia dalla rivista dei medici statunitensi Jama), don Fabio Stevenazzi del direttivo della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate che per dare un contributo attivo durante l'emergenza e' tornato a fare il medico presso l'Ospedale di Busto Arsizio, Fabiano Di Marco, primario di pneumologia all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, distintosi anche per aver raccontato la tragica situazione della città e dell'ospedale, Elena Pagliarini è l'infermiera di Cremona ritratta nella foto diventata simbolo dell'emergenza Coronavirus (ammalatasi di COVID-19, oggi risulta guarita), nel team di ricerca dell'ospedale Sacco e dell'Università degli Studi di Milano, poli di eccellenza nell'ambito del sistema sanitario e di ricerca nazionale Claudia Balotta a capo del team, ora in pensione, che nel 2003 aveva isolato il virus della Sars; Gianguglielmo Zehender, professore associato, Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai, Maciej Stanislaw Tarkowski ricercatori, Renato Favero e Cristian Fracassi, il medico che ha avuto l'idea di adattare una maschera da snorkeling a scopi sanitari e l'ingegnere che l'ha realizzata, Concetta D'Isanto, addetta alle pulizie in un ospedale milanese (fa parte di quella schiera di lavoratori che ha permesso alle strutture sanitarie di andare avanti nel corso dell'emergenza), Giuseppe Maestri, farmacista a Codogno, ogni giorno ha percorso 100 chilometri per recarsi in piena zona rossa, Piero Terragni, imprenditore di Bellusco (Monza e Brianza), in seguito alla morte di un dipendente, Erminio Misani, che lasciava la moglie e tre figli, ha assunto la moglie Michela Arlati, Riccardo Emanuele Tiritiello, studente dell'istituto Paolo Frisi di Milano. Con il padre e il nonno hanno cucinato gratuitamente per i medici e gli infermieri dell'ospedale Sacco, Giacomo Pigni, volontario dell'Auser Ticino-Olona ha coinvolto una ventina di studenti che hanno iniziato a fare chiamate di ascolto per dare compagnia alle persone sole, Maurizio Magli, in rappresentanza dei 30 operai della Tenaris di Dalmine che, quando è arrivata la commessa per la produzione di 5 mila bombole nel minor tempo possibile, hanno volontariamente continuato a lavorare e Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege della Croce Rossa Riccione hanno risposto all'appello della Lombardia che chiedeva aiuto a medici e personale con ambulanze.
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