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venerdì 22 novembre 2024 | ore 15:04

Honda CRF 1100L Africa Twin

Motori - Honda CRF di Roberto Serati

Sono in sella alla nuova Africa Twin e in un attimo mi proietto, con i ricordi, a quasi trent’anni fa.
 E’ il 1991 e la mia moto, una BMW K100RS 16v, viaggia parallela alla Africa Twin XRV 750 del mio socio: inevitabile lo scambio di moto, così salgo su quella che ora è una delle moto più desiderate tra le due ruote di quegli anni. 
Ricordo la confidenza che trasmetteva, la facilità e quel bel motore pieno che spingeva forte; la posizione di guida, per me allora inusuale, che dava controllo e comodità a quella endurona.
Stessa posizione che ho ritrovato su questa nuova “Africa”, in prova grazie a Moto Macchion di Legnano.
Giunta alla sua ultima evoluzione con nuovo motore da 1100 cc, e ulteriori migliorie dimostra subito la stessa facilità e confidenza, tipica delle Honda, con la “vecchia” sorella, ma le similitudini si fermano qui.
Son passati anni e l’evoluzione tecnica è stata esponenziale, tanta elettronica, più cavalli per una delle moto più attese e che ha una difficile eredità da difendere.
Rimane però il cerchio da 21” che da sempre è sinonimo di fuoristrada e la propensione appunto alla terra, nonostante un peso non proprio ridotto.
Così sono ancora in sella a una Africa Twin questa volta è una 1100cc, e invece del motore a V longitudinale sotto di me pulsa un bicilindrico parallelo a 8 valvole capace di 95 cavalli.
Sella alta, ma lo era anche per la 750, e poi stiamo parlando di un’Enduro di grossa cilindrata.
Manca qualcosa però, non c’è la leva della frizione e il pedale del cambio…... infatti, la moto in prova è dotata del cambio sequenziale a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission). 
Qui ancora migliorato con la possibilità di usare il cambio in modalità manuale (MT) cambiando le marce con le palette (+ & -) sulla pulsantiera di sinistra, oppure in modalità automatica (AT) con 4 scelte disponibili:
D (Drive) una sorta di modalità “Normal” perfetta per l’uso quotidiano o per i viaggi ottimizzando i consumi e S (Sport) selezionabile in tre livelli crescenti.
Aumentando il livello della modalità S in sostanza il motore diventa proporzionalmente più cattivo aumentando più velocemente il numero dei giri e anticipando la scalata.
Nella modalità automatica comunque in caso si voglia scalare uno o più rapporti per un eventuale sorpasso, basta agire sulla “paletta” – avendo una risposta simile a un cambio tradizionale.
Ogni volta che si gira la chiave di accensione, si parte dalla “Folle” e tramite i pulsanti sul selettore al manubrio di destra si può scegliere la modalità preferita, poi basta dare gas e andare con la colonna sonora di un bel suono allo scarico.
Stabile e veloce, progressiva nello scendere in piega e lineare in percorrenza di curva, con una buona velocità nei cambi di direzione non troppo penalizzati dalla ruota anteriore da 21”, probabilmente grazie i raggi tangenziali e agli pneumatici, finalmente tubeless, che riducono le masse non sospese.
Il voluminoso serbatoio, da quasi 25 litri, sposta il baricentro in alto, ma bastano pochi chilometri per prenderci confidenza.
Ci si trova ben presto e spesso a guidare sulle curve con piglio sportivo come su una bella stradale.
Ben sei i ride mode disponibili (Giro Turistico, Urbano, Ghiaia, Fuoristrada e due Utente ( questi completamente regolabili) che influenzano l’erogazione, l’invasività dell’ABS, il freno motore e per la Adventure Sports anche l’assetto. Mentre TC e anti impennata sono sempre modificabili manualmente.
Tanta l’elettronica in questa Honda Africa Twin CRF1100L soprattutto con dell’introduzione della piattaforma inerziale Bosch a 6 assi che porta in dote il cornering ABS che influisce anche sul funzionamento del controllo di trazione, del sistema anti impennata (entrambi selezionabili su più livelli ed escludibili) ed interagendo col funzionamento delle sospensioni semiattive. 
Potente e modulabile la frenata abbinata al classico tris di dischi con profilo a margherita. 

ABS, come già detto, regolabile e mai invasivo per la massima sicurezza.
Efficaci le sospensioni semiattive, che equipaggiano la versione Adeventure Sport, che prevedono un velocissimo adeguamento dell’idraulica relazione al ride mode selezionato, alle condizioni del fondo stradale ed al tipo di guida. 
Rimane sempre possibile regolare dal blocchetto sinistro il precarico del mono ammortizzatore in funzione del carico (pilota, pilota e bagagli, pilota e passeggero, ecc.
Rimane sempre possibile regolare dal blocchetto sinistro il precarico del mono ammortizzatore in funzione del carico (pilota, pilota e bagagli, pilota e passeggero, ecc.
Una moto totale, comoda e protettiva su strada, e facile nel fuoristrada leggero anche per il neofita e se in mani capaci può davvero divertire quando l’off-road si fa più impegnativo.
Il tris di borse capienti previsto per questa Africa Twin sono il completamento perfetto per renderla la compagna ideale per i viaggiatori che potranno anche apprezzare il plexiglass regolabile in altezza e le manopole riscaldate.

Bentornata Africa Twin

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