Milano / Malpensa
Storia e origini del Carnevale
- 18/02/2010 - 08:15
- Attualità
Che il Carnevale sia la festa più divertente dell’anno lo sappiamo tutti. Che il suo punto focale sia il travestimento (e la spensieratezza), è cosa nota. ‘A Carnevale ogni scherzo vale’ è un proverbio che ci accompagna da tempo immemore e che bene rappresenta lo spirito che ogni anno porta con sé questa festività. Ma quali sono le sue origini, il suo significato, le sue curiosità? Il Carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana (cristiana cattolica in particolare). Letteralmente, la parola “carnevale” deriva dal latino ‘carnem levare’ cioè togliere la carne, riferito alla dieta quotidiana imposta dalla religione cattolica in tempo di Quaresima. Le sue componenti caratteristiche, il travestimento e la dissolutezza, sono però di origine ben più antica della trazione cristiana e si ispirano apertamente alle dionisiache greche e ai saturnali romani (rispettivamente in onore del dio Dioniso e Saturno). Caratteristica centrale e comune a entrambi questi antichi riti è che durante i giorni di festa si sovvertiva completamente l’ordine sociale: per un determinato (e breve) periodo di tempo gli schiavi potevano sentirsi a tutti gli effetti uomini liberi. Nei saturnali romani, in particolare, si eleggeva, a sorte, un ‘princeps’ che, vestito con una maschera buffa e colori sgargianti, era considerato personificazione di una divinità e gli erano assegnati tutti i poteri decisionali. Nell’antichità, come oggi, però, il Carnevale non era solo festa sfrenata, ma anche importanti riti religiosi e momenti di preghiera. Nelle dionisiache e nei saturnali si pregava e si offrivano per la fertilità dei campi, i romani affidavano anche agli dei le anime dei propri cari defunti, nella nostra tradizione cristiana il Carnevale è un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio in vista della Quaresima. Anche se la festa ha inizio la prima delle sette domeniche che precedono la Settimana Santa e termina con il Martedì Grasso, il momento culminante si ha sicuramente dal Giovedì Grasso al Martedì. Nel rito ambrosiano, quindi per tutta l’arcidiocesi di Milano, il Carnevale dura 4 giorni in più rispetto al rito romano. Infatti, facendo iniziare la Quaresima la domenica anziché il mercoledì, l’ultimo giorno di Carnevale diventa il sabato. Secondo una leggenda, i milanesi, per aspettare il proprio vescovo Sant’Ambrogio, impegnato in un pellegrinaggio, e permettergli di celebrare il rito delle Ceneri, prolungarono il Carnevale sino al suo arrivo e cioè per altri 4 giorni. Da quel momento in poi i milanesi non tornarono più indietro e mantennero i 4 giorni in più. La verità è un po’ diversa ed è legata al fatto che originariamente la Quaresima iniziasse dappertutto la prima domenica dopo Carnevale, salvo poi anticipare al Mercoledì delle Ceneri, nel rito romano, per rendere di 40 giorni effettivi il digiuno (per la Chiesa cattolica, domenica è il giorno santo e non si può digiunare). La Chiesa di Milano però mantenne la vecchia tradizione ed è così che il Carnevale in Italia si festeggia in date differenti.
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