Milano / Malpensa
Con il Ciao a 130 km/h
Sembra una follia eppure è realtà:sul rettifilo della vecchia pista parabolica di Monza, si è svolta la finale dell’Italian Dragster Cup, una competizione dove mezzi a due ruote a motore si sfidano sulla distanza del quarto di miglio (200 metri).
Tra le varie categorie, Dragster, Vespa, moto, tutte suddivise per classi e cilindrata; quest’anno è stata introdotta la classe Moped, ovvero moto derivate dai ciclomotori a pedali con cilindrata massima portata a 100 cc.
Tra questi c’era anche il mezzo realizzato da Massimo Caivano e guidato dal pilota della Squadra Corse aMotoMio, Vincenzo Cuda, che ha cercato di insidiare la posizione dei rivali conquistata nel giro delle quattro gare precedenti. La moto inoltre è stata ampiamente modificata nel motore e nella trasmissione, pur mantenendo telaio e ruote originali.
L'esito della gara è stato deciso da centesimi di secondo, con il pilota sedrianese che ha conquistato un secondo posto. Un risultato davvero valido e molto promettente per il prossimo anno.
Certo, vedere schizzare quei motorini dei nostri quattordici anni a velocità folli fa una certa impressione, ma se ne avete uno nel box… pensateci!
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