Milano / Malpensa
La donazione di Lucia Lattuada
- 08/06/2018 - 09:26
- Cuggiono
Lattuada. Per tutti i cuggionesi, ma anche per molti cittadini dei paesi vicini, questo nome significa “tessitura”. E significa “grossa area ex industriale in cerca di collocazione”. Ma ora vi è di più, di ancor più profondo, come un legame che torna a cucirsi tra una storica famiglia cittadina e la sua comunità. Lucia Lattuada Sartorio, classe 1922, veniva dalla famiglia Lattuada, una dinastia di industriali. Crebbe con i coetanei del paese. Poi gli studi e il trasferimento nella grande città, a Milano. Ma quel legame con la “casa” e gli ambienti di Cuggiono in cui era diventata grande non si è mai reciso. Fino alla fine, nello scorso mese di aprile. Nel lascito testamentario, che nei giorni scorsi è stato accettato all’unanimità dai consiglieri comunali, Lucia ha donato al Comune il complesso immobiliare di via Garibaldi 81, quello che ospitò la tessitura, lo stesso dove aveva abitato con i genitori. Accanto alla casa, un terreno e la cappella della Madonna Pellegrina, lungo la strada per Inveruno, che fu realizzata su progetto di don Giuseppe Albeni, destinato a Cuggiono nel 1938. Un pezzo di storia: beni che il Comune non potrà destinare a uso privato. Nel testamento è difatti citata espressamente la clausola che quest’area e l’immobile debbano avere una funzione esclusivamente pubblica. “Come Comune abbiamo proceduto all’acquisizione della donazione durante il Consiglio Comunale - ci spiega Maria Teresa Perletti - solo l’area della ex tessitura è stata valutata circa 870.000 euro. Cosa potremo realizzare in quegli spazi dipende ora da molti fattori, in primis i costi di recupero, trattandosi di archeologia industriale, ma ci sono tante opzioni che si possono valutare e vorremmo che poi saranno i cittadini a decidere la destinazione d’uso con un referendum partecipato”. Lucia Lattuada ha poi donato al Comune anche tutti i quadri che si trovano nei propri appartamenti di Milano. Una vera galleria d’arte con opere di importanti maestri, da Aligi Sassu a Renato Guttuso, Giovanni Omiccioli, Virgilio Guidi, Domenico Induno, Pompeo Mariani e molti altri. Una vera e propria galleria d’arte, con opere di grandissimo valore: “Ora sono proprietà di tutti i cuggionesi - continua Maria Teresa Perletti - per questo stiamo valutando di esporli un weekend così che tutti possano ammirarli. Il volere di Lucia Lattuada sarebbe questo. Certo, ci piacerebbe già iniziare a pensare di intitolarle qualche spazio pubblico, ma dobbiamo sentire il Prefetto in quanto, per legge normalmente occorrono dieci anni dalla morte della persona”. A fronte di tanti e preziosi doni, anche una piccola e onesta richiesta: quello di custodire al meglio, sistemare e salvaguardare nel tempo la cappella di famiglia, che è al cimitero del paese, dove la stessa Lucia Lattuada è stata tumulata dopo i funerali. Così che il legame con il ‘suo’ paese si rinnovi.
EREDITA' PER UN 'RICORDO' SENZA FINE
Tramandare il proprio nome alle future generazioni, essere conservati nella memoria dei propri concittadini, sentire i ‘giovani’ del paese come la loro stessa prole. Il territorio di Cuggiono, ma così anche tutto il castanese e la stessa Milano, hanno sempre beneficiato ampiamente dei lasciti testamentari. Una tradizione che la nostra realtà meneghina ha ulteriormente amplificato, permettendo a molti beni di rimanere pubblici e a fondazioni di vivere e progredire. Tornando alla realtà cuggionese, come detto, sono già diverse le storie di donatori, privati e pubblici, che con il loro lascito hanno permesso di realizzare importanti opere per la comunità. Pensiamo solamente a quanti, e a quanto, donarono, a inizio ‘900, per permettere l’ampliamento e la realizzazione dell’Ospedale di Cuggiono, per poi giungere a esempi più recenti come i lasciti dei terreni in cui è stato realizzato il nuovo Oratorio di via Cicogna. Una menzione particolare è poi inevitabile farla a Luigi Venegoni, ex Sindaco cuggionese e vice Sindaco di Milano, che da sempre, e ancor più negli ultimi anni di vita, non lesinava nell’aiutare associazioni, enti, Istituzioni e Parrocchia per permettere di realizzare progetti e iniziative di valore culturale e sociale: da mostre e convegni, ai premi di studio, dalla realizzazione di parte del nuovo Oratorio, a donazioni più private ma fondamentali. Ecco allora che, come spesso accade, soprattutto quando vi sono pochi parenti prossimi, lo sguardo al “dopo” venga proiettato verso i propri concittadini ed i giovani che vivono e tramandano le nostre comunità.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!