Milano / Malpensa
Giacomo, una vita 'per' gli altri
Logos prosegue il cammino fra i sogni dei cittadini e, attraverso DreamLand, prende per mano anche coloro che sognano di diventare medico poiché, oltre a coronare il proprio sogno, diventeranno portatori di vita là dove personalità, umanità e competenza ‘fanno la differenza’. E’ questo il caso del giovane inverunese Giacomo De Mattei. “Ho conseguito la laurea in medicina presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - ci racconta - La mia passione per la medicina ha origine nella mia infanzia, quando con ammirazione e coinvolgimento osservavo i medici delle più famose serie televisive destreggiarsi in situazioni di emergenza e risolvere casi complicatissimi con brillanti intuizioni diagnostiche. Grazie a loro mi sono avvicinato alle scienze mediche, che mi hanno coinvolto sempre più con il loro fascino complesso”. Un percorso ed un indirizzo che non è nato per caso, ma è anzi il frutto di una programmazione accurata che prosegue da anni. “Nel corso degli anni di studi ho maturato un forte interesse per le emergenze mediche e la terapia intensiva; purtroppo però l’ultimo concorso per entrare in specializzazione non è andato come speravo, dunque, in attesa di ritentare quest’anno, ho scoperto il Servizio di Emergenza Territoriale 118 grazie alla stretta collaborazione con la terapia intensiva - prosegue nel suo racconto Giacomo - Fare il medico in ambulanza è senza dubbio un grosso impegno ed una grande responsabilità, ma è un lavoro che faccio con passione, con dei validi collaboratori, dando il 100% ogni volta che un paziente ha bisogno di noi. Mi rendo conto, inoltre, che svolgendo questo compito sto arricchendo sempre più il mio bagaglio professionale e maturando molto come persona, grazie alle esperienze che mi permette di vivere ed affrontare, positive o negative che siano”. Un servizio, importantissimo, che spesso può significare salvare una vita. Ma le ambizioni e le speranze non si fermano qui, per il ‘domani’ molte porte sono ancora aperte: “Per il mio futuro, sogno di completare la mia formazione professionale con una specialità medica, possibilmente in anestesia e rianimazione, in quanto mi permetterebbe di accedere ad ambiti più complessi ed impegnativi del lavoro in emergenze mediche, ma che garantirebbero soddisfazioni e traguardi lavorativi ben più gratificanti - ci racconta - Non ho accantonato però la possibilità di emigrare e specializzarmi all’estero…”. Già ora le soddisfazioni non mancano però: “La mia maggiore soddisfazione l’ho ottenuta proprio lavorando al 118 di Biella: il 25 dicembre scorso, assieme al mio team di soccorso, abbiamo salvato una giovane vita. Il cuore di un 41enne si era fermato, probabilmente per un attacco di cuore, ma grazie ai nostri sforzi rianimatori ce l’ha fatta a ripartire”
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