Milano / Malpensa
Pakistano muore fuori dall'Ospedale
Quella che forse poteva sembrare un caso di 'malasanità', in realtà è un episodio, triste, che serve comunque di insegnamento e di esempio. La vicenda risale a un quindici giorni fa, ma è emersa nei dettagli solo in queste ultime ore. Era mattina presto, intorno le 7.10 quando all'ingresso dell'Ospedale di Cuggiono arriva un'autovettura di ragazzi pakistani che accompagnavano un loro amico ormai privo di sensi. L'uomo, 45 anni, lavorava in un'azienda del territorio e si era sentito improvvisamente male durante il turno di notte. Arrivati all'ingresso, si trovano il Pronto Soccorso chiuso (ricordiamo che l'orario di apertura è dalle 8 alle 20). "Come da procedura il portinaio si è prontamente attivato per chiamare i medici di servizio per prestare soccorso - ci spiega Pasquale Razionale, Direttore Medico dell'Ospedale di Cuggiono - anche a Pronto Soccorso chiuso, ma come in ogni situazione, è nostro compito prestare servizio in caso di emergenza. I nostri medici hanno provato in ogni modo ad intervenire, pur essendo la situazione molto compromessa". Subito collegato a monitor si è infatti provato a rianimare il giovane per circa 45 minuti, prima di dover constatarne il decesso. Siamo, come spesso accade, in una situazione con tanti 'se' e tanti 'ma', il consiglio è però sempre, in condizioni di rischio, di chiamare il 118: "Ogni minuto può essere prezioso, sia in tempi di trasporto che per la scelta dell'Ospedale più adatto per la casistica riscontrata". L'intervento del personale sanitario e dell'attenzione prestata non è però passato inosservato all'Imam della comunità pakistana locale: "Sono venuti a ringraziarci per quanto abbiamo tentato - prosegue Pasquale Razionale - oltre a chiedere se possibile di rispettare il corpo per le pratiche di sepoltura legate alla loro religione".
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