Milano / Malpensa
Spaccio, arriva la Polizia: 5 arresti
- 04/11/2015 - 17:54
- Busto Arsizio
- Vanzaghello
Il modus operandi alla fine era sempre lo stesso o quasi: il cliente che li contattava telefonicamente, l’appuntamento (in determinati orari e momenti della giornata) e quindi l’incontro, che avveniva lontano da occhi indiscreti e solo dopo aver superato un accurato controllo da parte dei cosiddetti “pali” (posizionati un po’ ovunque a verifica della situazione e pronti ad avvisare il gruppo qualora ci fossero stati problemi o arrivi indesiderati). Là, insomma, tra i boschi in zona quattro strade (tra Vanzaghello e Busto Arsizio), completamenti immersi nella vegetazione, avevano dato vita ad un vero e proprio quartier generale dello spaccio di droga. E così sono andati avanti per mesi e mesi (un commercio di sostanze stupefacenti praticamente quotidiano) e di sicuro avrebbero continuato ancora per tanto tempo se non fosse stato per l’intuito e il pronto intervento degli uomini del commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio. Un blitz in piena regola quello messo in campo dai poliziotti delle Volanti di via Candiani che da settimane ormai stavano vigilando e monitorando l’intera area (“Tutto è cominciato ad agosto – si legge sulla nota stampa – quando è stata constatata appunto la presenza di numerose persone che entravano nella boscaglia per poi uscirne dopo pochi minuti. Ipotizzando che si trattasse di acquirenti di droga e considerata la difficoltà di operare in flagranza di reato per l’impervietà dei luoghi, si decideva di accertare sistematicamente gli acquirenti per sequestrare le sostanze stupefacenti appena comprate e raccogliere elementi utili alle indagini”) e l’altro giorno, allora, eccoli agire. L’operazione è scattata nel pomeriggio (da una parte gli investigatori del commissariato bustocco, con loro i colleghi della Squadra Mobile di Varese): prima l’area è stata circondata, successivamente si è fatto irruzione bloccando cinque soggetti che scoperti hanno cercato di fuggire. Tutti cittadini del Marocco, di età compresa tra i 20 ed i 40 anni, privi di documenti, irregolari in Italia e con vari precedenti, erano loro gli incaricati della distribuzione della droga; loro che venivano contattati e che si incontravano con i clienti, come dimostrano anche le sostanze stupefacenti ritrovate addosso ai cinque uomini e attorno (60 grammi di eroina, più altre piccole quantità di hashish), oltre al materiale vario (un bilancino elettronico, sette telefoni cellulari e diverse schede sim), ad alcune armi (due coltelli, una mannaia, un machete, una pistola scacciacani) ed a 3 mila euro in banconote di vario taglio (quasi certamente il provento dell’attività di spaccio della giornata). Arrestati, infine, sono stati trasferiti in carcere e due di loro, inoltre, risponderanno dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere (avendo utilizzato il machete e la mannaia per minacciare i poliziotti).
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