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martedì 30 luglio 2024 | ore 04:21

L'Anpi in piazza contro CasaPound

Questa mattina un presidio nel centro storico della città. "E' stato organizzato illegalmente un raduno nazionale. Tutte le nostre comunità devono opporsi".
Castano Primo - L'Anpi in piazza Mazzini

Sindaci, amministratori, le sezioni Anpi del territorio (e non solo), i vari gruppi e i singoli cittadini. Il messaggio è stato unanime: da una parte solidarietà e vicinanza al sindaco, alla sua giunta e alla comunità intera; dall’altra una chiara e ferma opposizione “Per questa invasione illegale – come si legga anche sul volantino distribuito tra la gente”. Gli uni affianco agli altri sono tornati a ribadire quanto già detto in più occasioni negli ultimi giorni, ma stavolta l’hanno voluto fare direttamente là, dove tutto sta succedendo. Dalla tensostruttura di via Mantegna, fulcro principale della questione (la festa nazionale di CasaPound in corso proprio in questo fine settimana), in piazza Mazzini, cuore del paese. Castano Primo - Presidio dell'Anpi in piazza Mazzini Ed è qui che, allora, stamattina si è data appuntamento l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia con appunto le diverse Amministrazioni comunali del Castanese, le realtà associative e la popolazione per un presidio pacifico. “Quanto sta avvenendo a Castano è qualcosa di grave e inaccettabile – è stato il coro dei presenti – CasaPound ha organizzato illegalmente un raduno nazionale in tensostruttura. La richiesta per lo svolgimento dell’evento era stata fatta al Comune mascherandosi dietro ad un’associazione sportiva che dichiarava di voler svolgere dibattiti rivolti al mondo dello sport e della disabilità. Quando l’Amministrazione comunale ha scoperto l’inganno ha rifiutato il permesso, ma alcuni militanti hanno occupato in maniera non legale gli spazi di via Mantegna, minacciando anche il primo cittadino. Serve che tutte le nostre comunità si oppongano con fermezza a quanto sta succedendo e vogliamo nuovamente esprimere la piena solidarietà al sindaco. Tutti devono sapere con quale disprezzo per la nostra storia e le nostre istituzioni questi gruppi stanno tentando di imporre la loro presenza”. “Come Anpi di Castano e insieme alle varie sezioni del territorio – continua il presidente Andrea Spiniello – abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto. Fin da quando siamo venuti a conoscenza della notizia, ci siamo attivati per monitorare la situazione e compiere i passi necessari affinché la città potesse tornare nel più breve tempo possibile alla normalità.Castano Primo - Presidio dell'Anpi in piazza Mazzini1 E adesso andremo avanti a vigilare in modo attento e preciso”. Ma, come detto, oggi nel centro storico della città del nostro territorio c’erano anche diversi primi cittadini dei Comuni del Castanese. “Vogliamo ribadire ancora una volta la nostra piena condivisione alla scelta del sindaco Giuseppe Pignatiello di revocare l’autorizzazione alla festa nazionale di CasaPound – affermano – Anche perché (non smetteremo mai di ripeterlo) la richiesta era stata presentata a nome di una società sportiva e non con il loro, prefigurando per di più una serie di appuntamenti di sport e nascondendo invece che si sarebbe trattato di un raduno politico. L’invito, ora, è rivolto a tutti i cittadini di quest’area a manifestare la propria solidarietà al sindaco, alla giunta ed alla popolazione di Castano. Il nostro appoggio è totale fin dal primo giorno e continueremo a stare al fianco dell’Amministrazione comunale in questo delicato momento”.

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I giorni delle riflessioni e dei confronti. Così anche questa mattina il sindaco, la giunta e i consiglieri erano riuniti in Comune per proseguire le valutazione sull’intera vicenda. “Tutti i passi che dovevano compiere li abbiamo percorsi – commenta il primo cittadino Giuseppe Pignatiello – L’attenzione comunque è alta e la situazione è costantemente monitorata, in continuo contattato con le forze dell’ordine”. Prima, insomma, la revoca delle autorizzazioni (decisa dall’Amministrazione comunale giovedì) all’associazione sportiva “La Focosa” per l’utilizzo della tensostruttura, quindi il vertice in Prefettura la mattina seguente e la conferma della revoca anche da parte del Prefetto. Infine l’informativa che lo stesso sindaco ha inviato per occupazione abusiva dell’area di via Mantegna da parte di CasaPound. “La popolazione deve sapere la verità dei fatti – afferma Pignatiello – In molti ci hanno chiesto delucidazioni in merito e gli sono state date, altri invece preferiscono purtroppo andare avanti mettendo in giro ipotesi completamente false su come siano andate realmente le cose per fomentare ancor di più la già complessa situazione. Non è vero che non sono state fatte le apposite verifiche, anzi siamo andati anche oltre quanto sarebbe stato necessario. Poi, però, a poche ore dall’inizio dell’evento, i soggetti coinvolti hanno letteralmente cambiato le carte in tavola. Stamattina, inoltre, saputo del presidio dell’Anpi ho deciso di recarmi sul posto, giusto qualche minuto per ringraziare della solidarietà dimostratami in questi giorni e in parallelo ho chiesto agli organizzatori che la situazione in piazza fosse presto riportata alla normalità. La legalità è uno dei nostri capisaldi, abbiamo combattuto e combatteremo sempre perché venga rispettata e quindi siamo noi i primi a dover dare l’esempio”.

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