Per tutti era lo storico presidente. Quando si parlava, infatti, dell’associazione Combattenti e Reduci di Castano, subito il primo nome che veniva alla menta era proprio il suo. Una figura e un punto di riferimento; i pomeriggi interi trascorsi nella sede di via Baracca: si sedeva, quattro chiacchiere con gli amici del gruppo, alcuni documenti da mettere a posto e le attività da organizzare, prima di salutare tutti per rivedersi poi il giorno dopo. Là, in quelle stanze c’era in fondo la sua seconda casa. C’era. Già, perché purtroppo dall’altro giorno Paolo Baronzio non c’è più. Volato via, per sempre a 99 anni, anche se da lassù siamo sicuri continuerà a guidare con la stessa grinta e passione la sua sezione, i suoi Reduci e a stare accanto, ora dopo ora, alla sua famiglia. Classe 1915, gli mancavano pochi giorni a tagliare l’invidiabile traguardo dei 100 anni (che avrebbe compiuto proprio oggi, 29 giugno), la vita dedicata alla moglie, al figlio e ai nipoti, fino al lavoro e appunto all’associazionismo. Ma più in generale alla vita quotidiana della “sua” Castano. Per anni e anni era stato infatti presidente della sezione cittadina dei Combattenti e Reduci e stimato consigliere della Federazione della Provincia di Milano, Monza – Brianza e Lodi; o ancora era pluridecorato ufficiale di Fanteria e primo presidente ad honorem della locale sezione dei Fanti d’Italia; quindi, socio onorario dell’associazione nazionale Carabinieri di Castano e socio più anziano dell’Ente Morale Scuola Materna. Un impegno, insomma, costante e puntuale: sempre in prima linea, sempre accanto ai suoi concittadini, tanto che nel suo passato ha ricoperto anche la carica di assessore dal 1946 al 1960.

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