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sabato 23 novembre 2024 | ore 17:26

Festa intorno alla Giöbia

Magnago - Brucia la Giöbia 2015.10

Grande festa per la Giöbia a Magnago: bruciato un fantoccio rappresentante una vecchia goffa e stanca, dopo aver girato per le vie del paese, raccogliendo a sè le piaghe della società. Dopo il rogo, organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con la Banda Santa Cecilia e lo Sci Club Tre Campanili, sono stati distribuiti: chiacchiere, vin brulè, tè, risotto con luganiga.
La festa della Giöbia ancora permane nel basso varesotto. A Busto Arsizio, in particolare, decine di fantocci, che con il passare del tempo hanno assunto le fattezze dei protagonisti degli eventi più significativi dell'anno appena concluso, vengono bruciati, grazie a diverse associazioni, nei cortili e nelle piazze della città. La tradizione per i bustocchi ha la funzione di liberare la città dai guai del passato, oltre a quella di bruciare l’inverno e di allontanare il buio, come nei più antichi riti popolari che propiziavano la rinascita della natura. In genere le famiglie erano solite sottolineare la festa del 'dì scenèn' con una robusta cena a base di uno dei piatti tradizionali della cucina bustocca, il risotu cunt’ a lüganiga. La leggenda dice infatti che le donne che temevano il giudizio della Giöbia e volevano ingraziarsela la prendevano per la gola preparando il risotto di cui era ghiottissima. Così Anteo (il professor Bruno Grampa) ne 'Il Mistero della Giobia': “Col risotto la Giobia assaggia, controlla, si calma e passa via; ma se il camino non fuma e il profumo non si sente, succedono i guai. A chi tocca purtroppo è un bello spavento. Le donne lo sanno e, verso mezzanotte, son pronte con tutti gli ingredienti”.

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