l Movimento e Centro di Aiuto alla Vita Varese Onlus e i Centro di Aiuto alla Vita Del Medio Verbano Onlus Laveno Mombello e Centro di Aiuto alla Vita Onlus Malnate
sono organizzazioni di volontariato che operano sul territorio con lo scopo di difendere la vita di ogni essere umano in tutte le fasi del suo sviluppo, dal concepimento alla morte naturale; in particolare offrendo a donne in difficoltà per una gravidanza, ascolto, accoglienza, supporto sociale e aiuti materiali.
Tra le loro attività: sportello ascolto, gestione progetti di aiuto economico (Gemma, Nasko, Non sei Sola), servizio guardaroba, arredi, latte e pannolini, supporto domiciliare, consulenze professionali, ospitalità in appartamento, promozione e formazione su temi educativi.
Fanno parte delle Federazioni Movimento per la Vita Italiano e Federvita Lombardia
Nel corso degli ultimi anni sono andate aumentando le difficoltà che la famiglia incontra nel sostenere il proprio ruolo di luogo privilegiato di relazioni personali e sociali e nell'affrontare la scelta di aprirsi all'accoglienza di una nuova vita, quali:
la precarietà economica e sociale delle famiglie e le nuove povertà (+ 50%),
le problematiche relazionali e di coppia con incremento delle famiglie monogenitoriali o con rapporti di coppia fragili e insicuri,
la  presenza di donne e famiglie di culture diverse con difficoltà di integrazione e promozione sociale della donna (+20%),
l’affievolimento della percezione del figlio come una risorsa positiva,
l’inadeguatezza delle competenze genitoriali e la scomparsa della rete parentale,
il diverso ruolo della donna e la maggiore fragilità psicologica delle madri;
tutto questo si traduce in una ridotta capacità accudente delle madri che si evidenzia anche in scorrette modalità nutrizionali.
Alle nostre sedi accedono un numero sempre maggiore di madri sole e famiglie che incontrano difficoltà all’assistenza primaria del bambino ed in particolare una corretta alimentazione del bambino nel corso dei primi anni di vita: gli accessi con questa motivazione nel corso dell’ultimo anno nei tre Cav che partecipano al progetto sono stati 280.
Il progetto“Viva la pappa!” attuato con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus si pone come obiettivo di affiancare l’impegno dei servizi sanitari pediatrici attivi sul territorio nel promuovere una corretta alimentazione soprattutto nei primi anni di vita, sia con un’attività divulgativa ed educativa che con la fornitura di prodotti alimentari idonei. Tale obiettivo verrà realizzato con l’impegno di operatori volontari attraverso un servizio di accoglienza, rilievo del bisogno, organizzazione di interventi di offerta di alimenti per nutrici, lattanti e bambini prima infanzia; quest’ultima attuata mediante distribuzione diretta di latte adattato e alimenti per l’infanzia o consegna di buoni acquisto da utilizzare presso la grande distribuzione, e disponibilità a momenti formativi finalizzati all’acquisizione di buone abitudini alimentari. Inoltre ci si propone di consolidare una più efficace operatività in rete di enti che operano con finalità complementari indirizzate ad un medesimo gruppo di utenti. L’impostazione di una corretta alimentazione nei primi anni di vita è da tempo considerata essenziale per la tutela della salute e lo sviluppo di stili di vita salubri, le risposte istituzionali in questo campo si sono fatte più frequenti negli ultimi anni soprattutto indirizzate verso una più capillare informazione e formazione, più scarsi invece gli interventi concreti di sostegno economico per mettere a disposizione risorse destinate a questo scopo specifico: il progetto Cresco della Regione Lombardia attivo dal febbraio 2013 ne ha rappresentato un buon esempio: le risorse per altro a disposizione si dimostrano insufficienti a coprire le necessità delle neomamme con bambini fino al 12 mesi che versino in condizioni di grave disagio economico, e hanno motivato la proposta di questo progetto, in considerazione anche delle aumentate richieste che ci giungono da parte dei Servizi Sociali che non riescono a far fronte alle necessità che si presentano loro.
Il progetto verrà attuato in coordinazione con i Consultori Familiari che gestiscono il progetto Cresco della Regione, l’Associazione Non Solo Pane e le Caritas locali, per evitare sovrapposizioni e integrare gli interventi.

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