Milano / Malpensa
'Il '700 a Cuggiono'
Dopo gli approfondimenti degli scorsi anni sul Cinquecento e sul periodo di passaggio tra XIX e XX secolo, una nuova importante mostra organizzata dall’Ecoistituto della Valle del Ticino in collaborazione con parecchie Istituzioni e Associazioni locali. “Quest’anno si vuole approfondire quello che è stato il Settecento per gli abitanti di Cuggiono - ci spiega Oreste Magni - un secolo ricco di avvenimenti, di novità, di trasformazioni. Quel periodo, che la mostra affronta in senso estensivo, partendo dalla fine del seicento ai primi decenni dell’ottocento, ha in questo paese una caratteristica particolare, che rappresenta forse l’aspetto più interessante da studiare e che contraddistingue Cuggiono rispetto ai paesi limitrofi. Cuggiono per una concomitanza di circostanze e per la presenza di un elevato numero di architetti, ingegneri e agrimensori originari del paese, sa cogliere la ventata di novità e, soprattutto, sa rivolgersi per i suoi più importanti interventi artistici e architettonici ai più quotati professionisti del momento”. Era avvenuto già nel Seicento con l’imponente Villa Clerici di Castelletto, con la nuova basilica di San Giorgio commissionata al più noto progettista dell’epoca, l’architetto Francesco Maria Richini, con le pale d’altare a pittori del calibro di Carlo Francesco Nuvolone e Pietro Gilardi, agli arredi lignei di Carlo Garavaglia, quelli più prettamente liturgici a noti argentieri lombardi, tra cui il celebre Giuseppe Bini di Milano autore della Madonnina del duomo, interpellato nel 1760 per un ostensorio eucaristico e nel 1764 per l’urna di San Benedetto le cui reliquie furono donate al paese dal marchese Clerici, all’architetto Leopoldo Pollack per la costruzione del nuovo altare maggiore… La mostra verrà inaugurata domenica 22 dicembre alle 11. Si protrarrà fino all’Epifania e vedrà un interessante momento di approfondimento venerdì 3 gennaio alle 21.
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