“Nessuno può dare ciò che non possiede: è la legge della vita da sempre”: così scrisse Don Giorgio in un numero del periodico “Insieme”, che veniva distribuito ogni mese a tutte le famiglie della comunità parrocchiale di Casate Ticino. Di certo, lui ha dato molto in 27 anni e niente di diverso da quello che era: una persona schiva ma, allo stesso tempo, influente; un parroco devoto, che insegnava a diventare cittadini onesti e cristiani santi; un attento ascoltatore e consigliere di chiunque si rivolgesse a lui; per la generazione di chi scrive, uno “storyteller” di racconti e aneddoti sui santi, un appassionato di roulette, a cui non perdeva occasione di giocare con i ragazzi durante le pause-merenda dell’oratorio feriale; un paziente “infermiere” che curava i bambini ogni volta che, correndo, cadevano sbucciandosi le ginocchia.
Trascorsi quattro mesi dalla sua morte, la corale di Casate vuole ricordarlo in una serata commemorativa, che ha avuto luogo sabato 14 dicembre, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale. Brani da lui scritti, tratti dai numeri di Insieme, si alternano a canti del coro e a diapositive che lo ritraggono in momenti di vita comunitaria e oratoriana.
Don Giorgio è stato per noi tutto questo e molto altro ancora e non basterebbe un numero intero di Logos per raccontarlo. Ciò che conta ora è continuare a ricordarlo e provare a mettere in pratica quanto lui ha insegnato, sia a parole sia con il suo esempio, consapevoli che non smette di guidarci e di pregare per noi da lassù.

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